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di AA.VV.
IL POPOLO IMMOBILE
LE ULTIME FORESTE DEL MEDITERRANEOTHE LAST MEDITERRANEAN FORESTS
Fotografie di Roberto Isotti e Alberto Cambone di AA.VV.
€60,00
The forests of the Mediterranean, an immovable tribe made up of multitudes; refuges for surprising guests. Ancient legacy, standing sentinel over the development of many of the most complex human societies. An inheritance to pass on to our children's children.
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriDONNE TRA BRIVIDI ED EMOZIONI di Bonizza Giordani Aragno €15,00
Un volume intrigante, catalogo della mostra omonima allestita all’Auditorium di Roma in concomitanza con la Settimana della Moda, concepito da Bonizza Giordani, nota studiosa ed esperta della storia della moda e del costume, che si muove su più fili conduttori.
L’alta moda d’inizio secolo ed i suoi accessori viene indagata nelle sue trasformazioni economiche e sociali: il modello di scarpe creato per la regina Maria Josè di Savoia viene adattato, nel momento del bisogno, come componente della divisa delle crocerossine.
E ancora abiti unici creati per clienti altrettanto speciali sono ripensati negli anni Cinquanta per la produzione seriale destinata ai grandi magazzini. C’è poi un filone a parte dello stile dell’abbigliamento femminile che rispecchia un’immagine ancora più ideale di donna: quello utilizzato nel cinema e ad esemplificarlo ci sono i costumi della “Contessa di Parma” di Alessandro Blasetti.
Una vera e propria carrellata in un mondo che non smettera mai di far sognare. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriVIETNAM
Fotografie di guerra di Ennio Iacobucci
1968-1975 a cura di Vittorio Morelli €18,00Pochissimi avevano sentito parlare del fotografo abruzzese che per otto anni ha seguito la guerra in Vietnam, Laos e Cambogia.
Le sue fotografie sono state pubblicate dalle maggiori riviste del mondo, da Time e Newsweek, fino a Famiglia Cristiana.
Nel 1975 il New York Times lo ha candidato al prestigioso premio Pulitzer. Iacobucci, infatti, è stato l’unico fotografo occidentale a riprendere i Khmer rossi che conquistavano Phnompenh, la capitale della Cambogia. Quelle foto occupano alcune pagine dell’enciclopedia della guerra del Vietnam edita negli Usa dalla Boston Publishing.
Eppure Iacobucci in Italia è un perfetto sconosciuto. La sua vita è stata breve ma straordinaria: nato a San Vincenzo Valle Roveto da una famiglia poverissima, si trasferì a Roma giovanissimo per fare il lustrascarpe. Durante le Olimpiadi del 1960 conobbe Derek Wilson, un giornalista inglese di cui divenne amico che gli fece studiare le lingue e che lo improvvisò fotografo in Israele durante la guerra dei Sei Giorni. Poi il Vietnam, dove Iacobucci rimase per anni seguendo tutte le evoluzioni della guerra, dal 1968 al 1975, comprese le invasioni del Laos e della Cambogia fino alla caduta definitiva del sud-est asiatico.
Stremato da una vita vissuta sopra le righe Iacobucci morì a Roma nel 1977, solo, povero, deluso. Alcuni episodi ci fanno capire chi era questo contadino abruzzese, prima lustrascarpe, poi lavapiatti e infine fotografo autodidatta.
Iacobucci si paracadutava con le forze speciali Usa sul sentiero di Ho Chi Min che andavano a caccia di vietcong; ha annunciato la caduta della città di Quang Tri nelle mani dei sud vietnamiti provocando la reazione furibonda degli americani che lo costrinsero a fuggire nella giungla con una motocicletta; ha fotografato l’ambasciatore americano a Phnomphen che lascia il paese con la bandiera a stelle e strisce ripiegata sotto il braccio; da solo, nella capitale cambogiana, fotografa i Khmer rossi che conquistano la città.
Le sue foto, oltre ad essere una testimonianza fondamentale della guerra nel sud-est asiatico, hanno un qualcosa di ‘deja-vu’: sono le immagini che hanno ispirato tanti registi e direttori della fotografia dei film sulla guerra del Vietnam. Dunque, non solo la scoperta di un fotografo straordinario, ma anche una testimonianza storica: quest’anno, infatti, cade il quarantennale del Tet del 1968, l’attacco portato dai vietcong a tutto il sud Vietnam. Attacco nel quale riuscirono ad entrare anche nell’Ambasciata Usa di Saigon e che rappresenta il momento in cui gli americani compresero che quella in Vietnam era una guerra che non si poteva vincere. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriCollana di Studi e Ricerche
L’ISTANTE RITROVATO
Luigi Primoli fotografo in India, 1905-1906 di AA.VV. €40,00Catalogo dell’omonima mostra romana, il volume che si presenta espone l’interessante patrimonio fotografico di Luigi Primoli nella sua veste di viaggiatore in India fra fine ‘800 e inizio ‘900.
Le opere, di grande fascino e intrinseco valore documentario, offrono lo spunto per un’attenta analisi dell’influenza europea nel campo della fotografia nell’India a cavallo tra XIX e XX secolo e del modo in cui questo affascinante paese è percepito e riportato in Europa. Largo spazio viene dato, inoltre, al tema della presenza dell’India nella cultura italiana di questo periodo, che si esplicita in particolare nella letteratura di viaggio.
Il volume è arricchito da una nota storica sull’India del periodo, dal profilo biografico di Luigi Primoli e da un approfondito saggio critico sull’importanza della sua opera nella storia della fotografia italiana. Al tutto fa da sfondo costante l’obiettivo di riprodurre un percorso storico delle relazioni culturali tra India e Italia. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL MÉLO RITROVATO di AA.VV. €35,00
La Fondazione Ente dello Spettacolo presenta, edita per i tipi della De Luca, una pubblicazione sul Melodramma cinematografico, affrontato nelle sue specificità di genere ma anche nei suoi risvolti sociali e più ampiamente culturali. Il volume analizza la storia, ma soprattutto l’evoluzione che conduce alla crisi del Melò, prendendo in esame molti di quei capolavori che campeggiano nelle videoteche di ciascuno di noi.
Dal melò di marca hollywoodiana, esemplificato dal celeberrimo “Via col Vento”, la cui regalità aveva fornito alla società americana modelli di comportamento, Marco Filiberti approda alla versione italiana del genere, certo più povera e meno manierata di quella d’oltreoceano ma ad essa ideologicamente affine, rappresentata dai film di Raffaello Matarazzo e la coppia Nazzari-Sanson.
Il melodramma subisce un punto di svolta con i women’s film del dopoguerra proponendo esempi di emancipazione al di fuori dei cliché consolidati della femme fatale o della bisbetica indomita traendoli per la prima volta dal ceto comune e scenari quotidiani.
Dopo le rivisitazioni di Vincent Minnelli, Kazan e Nicholas Ray, bisognerà aspettare gli anni ’70 e un giovane e talentuoso cineasta tedesco, Rainer Werner Fassbinder, per assistere ad un ultimo colpo d’ala e una radicale metamorfosi del melò: emergono nelle sue trame i veri conflitti che muovono le persone e si affrontano temi come il razzismo, l’omosessualità e la politica.
Ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich (1971) chiude letteralmente la stagione classica del melò dando avvio alla sua dispersione. L’autore conclude la sua rassegna critica con il melò contemporaneo, dalle declinazioni esemplari di un Almodòvar fino a quelle di Ozpetek e molti altri, trattando e affrontando infine le altre forme in cui il genere, per volontà di autori restii a vederlo morire, si è rinnovato e ripresentato sotto altre forme. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriFILOSOFIA DELL’ABITO
La maestria artigianale
per filo e per segno di Sebastiano Di Rienzo €48,00Il libro è rivolto a chi vive di moda a qualsiasi livello: ai sarti, disegnatori, aspiranti stilisti e tecnici del settore; a chi la moda la insegna, gli studiosi del costume, agli amanti delle cose fatte dalla mano artigiana.
Il testo che l’autore presenta si divide in due parti:
* la prima vuole essere un elogio alla sartoria Italiana, al bel vestire, all’eleganza e a quanti si riconoscono in questa filosofia di vita. Si parte dall’antica Università Dei Sartori del 1575 – ora Accademia Nazionale dei Sartori – per parlare poi dei tanti sarti passati e presenti, delle firme famose e di come vestivamo a come vestiamo. Si è cercato di rintracciare le massime filosofiche dedicate, alla eleganza, allo stile e alla classe.
* nella seconda parte il testo diventa un manuale ‘particolare’ di tecnica del taglio e della modellistica dell’abito maschile. L’unicità secondo il parere di Di Rienzo, è il modo innovativo con cui viene affrontato il problema: maggiore puntualità del linguaggio e immediatezza dei grafici, chiarezza e semplicità di esposizione a vantaggio di chi vuole affrontare questo lavoro, tutto questo scaturito dalla propria esperienza maturata in oltre 40 anni di studio e lavoro.
Nella pubblicazione l’Autore ha cercato di analizzare in dettaglio tutte le fasi della lavorazione nonché i particolari dell’abito su misura, completando il libro con un capitolo dedicato agli accessori: scarpe, camice, cravatte, cappelli, gemelli, ecc. per passare poi agli interni, fodere, ai filati, arrivando fino al portabiti e alla custodia, tutti componenti che rendono ancora più prezioso l’abito fatto su misura dal sarto.