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									  di Marco Tanzi
												ISBN: 978-88-6557-608-3
						
		    
	    
	    
	    
	    
	
						
							
															
							
								
							
						
                        
                                                                                                                         					
				LA NUDA DORMIENTE
Problemi di anticlassicismo padano di Marco Tanzi€24,00
						
							Nuove riflessioni sulla cosiddetta Nuda dormiente della Galleria Borghese, un grande tela che nel secolo passato era stata oggetto di una disputa critica e attributiva piuttosto accesa tra i fautori dell’attribuzione al bresciano Giovanni Girolamo Savoldo e quelli che propendevano piuttosto per il veneto Girolamo da Treviso il Giovane, a causa di un monogramma HIR-TV o HIER-TV apposto su un certo numero di dipinti della stessa mano, portano a considerare nel suo complesso questo scelto corpus di opere, insieme a quelle che, nel corso del tempo, vi sono state aggregate.
Così si è proceduto a un riesame di fonti a stampa, documenti e bibliografia per meglio collocare, anche dal punto di vista stilistico e nelle variabili gerarchie della pittura padana del primo quarto del XVI secolo questo pittore tanto caratteristico e intrigante.
Che non è, secondo il parere di chi scrive, né il bresciano Savoldo né il trevigiano attivo a Bologna a partire dal 1523 e cresciuto all’ombra dei “raffaellisti della via Emilia”, come scriveva Roberto Longhi.
Tra Longhi e Luigi Coletti, fautori delle due proposte, e la odierna pedissequa accettazione del riferimento a Girolamo, la mia opinione segue e amplia la sintetica proposta fornita nel 1966 dal mio maestro, Alessandro Ballarin, che il cosiddetto Monogrammista HIR-TV debba essere un “terzo Girolamo”, un pittore trevigiano finora schiacciato tra problemi di omonimia (ho passato buona parte della mia attività scientifica a cercare di dirimere casi di omonimia, italiani e stranieri) e raggruppamenti incongrui, al quale non si può negare l’ingresso al club esclusivo degli eccentrici o anticlassici padani del primo Cinquecento.
						
					
																				
						
							formato 16,5 x 24, brossura, pp. 96; 72 col. 6 b/n 						
					
															
										
				

 
									 
									