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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri1 | I MARMI ANTICHI DELLA GALLERIA BORGHESE a cura di Paolo Moreno e Antonietta Viacava €62,00
Gli autori di questo volume non sono certamente i soli e neppure i primi a stimare la collezione archeologica dei Borghese, oggi conservata nella omonima Galleria, una delle più interessanti raccolte private acquisite dallo Stato esistenti nel modo. E non sono neppure gli unici a ritenerne essenziale la descrizione e la catalogazione scientifica. Con la differenza che questo volume, essendo il più recente censimento in materia, fotografa con strumenti critici moderni la situazione ad oggi di tutti i reperti dislocati nella Galleria, quando viceversa in passato si era spesso trattato d elenchi parziali ad integrazione di inventari già esistenti. C’è da dire che quella Borghese di antichità ha subìto nel tempo trasformazioni sostanziali e per le nuove acquisizioni e per le cessioni, vendite, eredità, doti matrimoniali, insomma per tutte quelle vicende familiari che intimamente legate ai beni materiali di un potente e colto clan.
Basti citare il caso della massiccia dismissione di opere a favore di Napoleone I in occasione delle nozze di Marcantonio IV e Paolina Bonaparte. I nostri autori, in questo pazientissimo lavoro ricostruttivo essenziale e per gli archeologi e per gli studiosi di arte e collezionismo, ci restituiscono insieme all’inventario sistematico, corredato da un’accurata bibliografia e relativo apparato iconografico, di tutti i pezzi archeologici oggi presenti nella collezione Borghese, uno straordinario affresco di fasti, le inclinazioni e la passione artistica di questa famiglia, nota come delizia di Roma, nei suoi recenti ultimi cinquecento anni di vita. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriL’ABBAZIA GRECA GROTTAFERRATA di AA.VV. €10,00
La Casa Editrice De Luca dopo il successo del volume uscito nello scorso anno dedicato all’Abbazia di San Nilo, a cura dell’Archimandrita P. Emiliano Fabbricatore e della Comunità Monastica, che illustrava la complessa vicenda storica e architettonica dell’edificio, presenta una nuova pubblicazione sull’importante monumento.
Realizzata in un formato, sia editoriale che narrativo e più agevole, la guida – a cura del Gruppo Archeologico Latino-Colli Albani “Bruno Martellotta” – ripercorre la millenaria storia dell’Abbazia retta, come è noto, da monaci greci di origine basiliana che fin dallo scisma d’Occidente rimasero fedeli alla Chiesa di Roma e dove ancor oggi si celebra secondo il rito cattolico ortodosso.
Dalla donazione che il conte Gregorio fece all’anziano Nilo nell’estate del 1004, nato in Calabria ma greco di origine e formazione, giunto nella località dei Castelli romani per sfuggire ai Saraceni, il piccolo santuario che già vi sorgeva si è trasformato nei secoli nel capolavoro d’architettura che oggi conosciamo.
La decorazione, musiva e a fresco, si snoda da un arco cronologico che va dal momento della fondazione fino al XIX secolo e testimonia l’interesse che da secoli questo luogo ha suscitato a regnanti e pontefici, rendendolo un centro indiscusso di cultura, non soltanto artistica Infatti, all’Abbazia è annessa una biblioteca, tra le più antiche d’Italia, che conserva oggi un cospicuo quanto importante fondo di manoscritti, un’officina della rilegatura e del restauro, dove si intervenne sul codice Atlantico leonardesco minacciato
dagli effetti dell’alluvione di Firenze, un Museo Archeologico, oggi in restauro, ma ugualmente documentato nella pubblicazione e una collezione di preziose icone russe. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri2 | LA FESTA DEL COLORE
Rubens alla Chiesa Nuova a cura di Alba Costamagna €20,00Il restauro del ‘trittico’ in ardesia dipinto da Peter Paul Rubens per i filippini di S. Maria in Vallicella (Chiesa Nuova), magistralmente condotto da Laura Ferretti, è stato un degli interventi più importanti affrontati dalla Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici e Demoetnoantropologici di Roma nel 1999 ed è stato reso possibile dai finanziamenti per il Grande Giubileo del 2000.
Si tratta di una stupenda opera autografa (1608), la più celebre e la più importante eseguita da Rubens a Roma, dove l’artista mette a frutto le esperienze maturate e accumulate nei soggiorni mantovani e genovesi, per creare una compiuta e geniale sintesi con la propria tecnica e cultura fiamminghe. Le tre pale della Chiesa Nuova diventeranno un termine di paragone fondamentale e un riferimento ricorrente per l’arte barocca, a cominciare da Lanfranco, Bernini e Pietro da Cortona. La veloce stesura di pennello, lo splendore sontuoso e armonioso dei colori, la trasformazione illusionistica, attraverso gli artifici della pittura, dello spazio architettonico sono un anticipo di quanto avverrà a Roma, qualche anno più tardi.
Il restauro ha permesso, fra l’altro, di riconoscere alcuni, rari, pentimenti, risolti da Rubens in corso d’opera, per ottenere una rappresentazione più adeguata e per recuperare l’originaria cornice dipinta nella pala centrale intorno all’immagine della Madonna Vallicelliana, verificando la tecnica di esecuzione dell’autore.
Il volume, curato da Alba Costamagna, Direttore della Galleria Borghese dal 1996, si avvale dei contributi critici di Marco Cardinali, Maria Beatrice De Ruggieri e Claudio Falcucci è il secondo edito dalla Collana di Studi e Ricerche della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, facendo seguito alla pubblicazione a cura di Paolo Moreno e Antonietta Viacava, dedicato a I Marmi Antichi della Galleria Borghese. La collezione archeologica di Camillo e Francesco Borghese.