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a cura di Patrizia Andreasi-Bassi
ARTE, FEDE E RELIGIONI
Trentacinquemila anni di storia a cura di Patrizia Andreasi-Bassi€15,00
catalogo Roma 2002
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriMIRABILIA RECEPTA
Le forze dell’ordine
a difesa dei Beni Culturali di AA.VV. €15,49C’è ormai un lungo rapporto che unisce le Forze dell’Ordine e il Museo di Castel Sant’Angelo a Roma ove ha luogo l’ormai consueto appuntamento – siamo alla 27ª edizione – con le opere d’arte recuperate da razzie e furti e vendite illegali.
Una sorta di museo virtuale nato dalla casualità sia della sottrazione dei beni artistici che dall’efficacia del recupero da parte dei vari nuclei che ormai con spirito di assoluta collaborazione sono preposti a tale attività.
Si attraversa il mondo dell’antichità con i bellissimi materiali archeologici recuperati da furti nel Museo di Viterbo, Baie Catania fino ai giorni nostri con opere di Van Gogh e Cézanne della Galleria Nazionale di Arte Moderna A Roma Passando attraverso monocromi di Rubens e tavolette dipinte medievali.
A testimonianza di come a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale lo Stato si sia sempre più fortemente impegnato al recupero del bene culturale e artistico come patrimonio comune. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriARTE E COLLEZIONISMO
A PALAZZO VENEZIA
Roma 2000 di AA.VV. €15,49L’appuntamento romano con il mondo dell’antiquariato nel 2000 particolarmente ricco di significato. In stretta collaborazione con la Sopraintendenza ai Beni Artistici e Storici di Roma, gli antiquari italiani espongono dalle loro collezioni capolavori, tra l’altro, collegabili con i grandi temi dell’arte del Seicento da anni oggetto di approfondimento attraverso mostre monografiche (Pietro da Cortona, Bernini, Algardi, Domenichino, Caravaggio) e sulla cultura artistica di quel periodo (Bellori, Cassiano Dal Pozzo, Kircher).
Così come si indaga sul rapporto strettissimo che nel corso del Seicento si istituì tra gli artisti, committenti e collezionisti, con questa esposizione si mettono a confronto la capacità collezionistica del passato e quella di oggi. Sono proprio gli Antiquari d’Italia, anche con questa mostra, ad indicare i modelli che l’alto antiquariato è in grado di additare oggi al collezionismo pubblico e privato.
Un ritrovato impegno soprattutto culturale e di stimolo agli studi e al recupero del nostro straordinario patrimonio.
Un’altra sezione dell’annuale manifestazione, oggetto di un’altra pubblicazione da noi edita, è dedicata ai capolavori riacquistati all’estero degli stessi antiquari. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriRITORNI
Opere d’Arte riportate in Italia dagli Antiquari di AA.VV. €12,91Quest’anno nella mostra romana a Palazzo Venezia, gli Antiquari d’Italia, in stretta collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Roma, si presentano sotto una doppia veste: come collezionisti di opere d’arte e loro ispiratori dei gusti e delle tendenze del moderno collezionismo, e come tra gli agenti del recupero capolavori italiani dispersi in collezioni straniere.
Un modo nuovo di proporre il ruolo e la qualità dell’intervento dei mercanti d’arte, sino a ieri letti soltanto in negativo quali i maggiori artefici della dispersione del nostro patrimonio fuori dal Paese. Tendenza questa che nell’ultimo decennio si è fortemente invertita essendo proprio degli italiani, antiquari e collezionisti, i primi acquirenti nelle grandi aste di Londra e New York di opere d’arte italiane.
Sono questi i “Ritorni” a opera degli antiquari di dipinti, sculture, oggetti, spesso di altissima qualità – citiamo artisti come Scarsellino, Fatacchiotti, il Maestro dell’Annuncio ai pastori – acquistati all’estero e riportati in Italia a testimonianza di un mercato che non sottrae pezzi da un grande patrimonio a scopi speculativi, ma integra quel patrimonio per ragioni culturali e di curiosità intellettuale. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriI BENI CULTURALI DELLA DIFESA
LA DIFESA DEI BENI CULTURALI di AA.VV. €15,49C’è un lungo rapporto che unisce il Ministero della Difesa e il Museo di Castel S. Angelo a Roma ove ha luogo l’ormai consueto appuntamento della mostra di opere d’arte recuperate dall’Arma, di cui si presenta il catalogo.
È un regio decreto del 1925 che nomina un rappresentante di quel dicastero nel Comitato del museo-mausoleo-fortezza.
La mostra annuale è un’occasione doppia: rappresentare, da un lato parte dello sterminato patrimonio disseminato tra le varie collezioni e musei della Difesa e, dall’altro, le opere trafugate al nostro patrimonio e poi recuperate dalle Forze Armate. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriDIAMANTI
Arte | storia | scienza di AA.VV. €45,00“A diamond is for ever”. Potenza di un sapiente slogan pubblicitario e dei tempi che cambiano. Sì, perché in questi ultimi cent’anni questa mitica pietra si è magicamente moltiplicata; da unico, irraggiungibile ornamento sulle tiare delle teste coronate dell’aristocrazia a grazioso e, talvolta, anche sontuoso abbellimento degli anulari di così tante donne nel mondo.
Mai finora, in una sola occasione come nel volume catalogo della mostra che qui si presenta, è stato possibile farsi abbagliare dalle infinite implicazioni che questa pietra “indomabile”, come la chiamavano gli antichi, racchiude in sé. La osserviamo riemergere dal centro della Terra – oltre 150 chilometri dalla superficie – per mostrarsi a noi al suo stato bruto, con dimensioni mai viste e nella sua completa gamma di colori e riverberarsi di pagina in pagina attraverso le sue vicissitudini storiche, politiche e di costume.
Dal monopolio indiano – le sole miniere diamantifere attive sino al 1700 –, da cui si approvvigionano maharaja e principi Mogul così come le grandi corti europee, ecco moltiplicarsi quegli enormi tesori che tolgono il respiro per munificenza e inestimabile valore. È da là che per migliaia di anni il diamante, simbolo ineguagliato di potere, migra in Occidente, per essere poi tagliato nei Paesi Bassi, e trattato dalle più squisite manifatture europee.
Intorno al 1720 la nuova strabiliante scoperta: a 500 chilometri da Rio, in Brasile, la terra restituisce a migliaia pietre brillanti e di bellissima qualità. La Corona portoghese, allora regnante, le sfrutta fino all’impossibile e la Regina Maria Pia fa montare per sé una delle parure più indimenticabili nella storia del gioiello con quegli straordinari diamanti tagliati a forma di stelle. Ed è alla fine Ottocento, con il ritrovamento dei giacimenti diamantiferi del Sud Africa che ha inizio l’era “moderna” del diamante.
Nomi indissolubilmente legati alla pietra più inalterabile che esista si affacciano di prepotenza nei circoli della nuova aristocrazia finanziaria: sono i De Beers e i Cartier e i gioiellieri più o meno noti nel mondo – oltre ai Bulgari, i Tiffany, i Mouawad – che prosperano proprio grazie all’insuperata eccellenza di “un diamante per sempre”.
Nel libro catalogo che si presenta questa storia leggendaria c’è tutta e soprattutto ci sono per immagini le pietre ed i gioielli che hanno fatto del diamante il più inalterabile simbolo di eternità.
NOTA: Si tratta di una pubblicazione unica nel panorama editoriale italiano. Tra i contributi si citano quelli di H. Bari, G.C. Parodi, V. Sautter (Museo Nazionale di Mineralogia di Parigi); A. Okada (Museo di Arti Asiatiche di Parigi); C. Bologna, A. Mottana (Università di Roma); C. De Seta (Università di Napoli); M. Sframeli (Soprintendenza Beni Artistici di Firenze).
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