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a cura di Silvana Balbi de Caro
GIOIELLI DALL’IRAN
Oreficeria e cosmesi a cura di Silvana Balbi de Caro€28,00
2007
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri“COSE DA VEDERE“
preziosi oggetti da vista tra il 1770 e il 1850 a cura di Simonetta Cini €15,00Al Museo Praz a Roma, come consuetudine, è in corso una proposta insolita e ricca di suggestioni culturali ed implicazioni sociali: si tratta di una mostra dedicata all’occhiale, la sua storia, la sua evoluzione, i molti usi che ne sono stati fatti e che non si sono limitati alla sua semplice funzione di ausilio alla vista, sino al suo significato “iconologico” ovvero come nelle arti figurative, nei ritratti ad esempio, gli occhiali furono utilizzati per trasmettere determinati messaggi dietro l’immagine.
I pezzi in mostra – e nel catalogo che qui si presenta – sono molti e di varia provenienza, sebbene il nucleo più importante provenga dalla Fondazione Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore.
Pur essendo le prime testimonianze sull’uso dell’occhiale di antica origine (il Cardinale Ugo di Provenza ne faceva già uso come è attestabile in un affresco del 1352 a Treviso), una vera ottica scientifica, basata sull’effettiva conoscenza del meccanismo della visione, nasce con Johannes Kepler (1571-1630) che per primo effettua studi scientifici sulla gradazione. Altrettanto dicasi riguardo i modelli ed i materiali utilizzati per la montatura che subirono nel tempo una forte evoluzione.
Oggetto d’uso per molti secoli, fu a partire dal 1700 che gli occhiali conobbero un periodo “d’oro” entrando a far parte dell’abbigliamento patrizio dell’epoca sino a tutto l’Ottocento quando tornano ad assumere forme più sobrie e funzionali, adatte agli intellettuali e agli attivi esponenti della borghesia per giungere ai giorni nostri, momento in cui l’industria manifatturiera italiana degli occhiali è divenuta tra le più prestigiose nel mondo. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriL’ITALIA DEI CENTO MUSEI di AA.VV. €16,00
Tradizionale appuntamento al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma che, prendendo lo spunto dal complesso lavoro di ritrovamento da parte delle forze dell’Ordine di opere trafugate, organizza annualmente una mostra ‘a tema’, ma un tema così ampio da offrire sempre delle accattivanti e coinvolgenti sorprese.
Questa edizione è dedicata allo sterminato patrimonio artistico dei musei civici italiani spesso tra i meno valorizzati nell’altrettanto patrimonio statale italiano.
Non saranno sole le magnifiche opere d’arte, i preziosi reperti archeologici, gli insostituibili documenti scientifici dei Musei di Storia Naturale, la preziosità di libri e manoscritti, la rarità di monete e medaglie a sorprendere chi consulterà il catalogo della mostra quanto piuttosto la vivacità culturale di tante città e istituzioni, l’amore per il prossimo e per le proprie tradizioni, il desiderio di essere prima di tutto il museo dei cittadini. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriBERNINI DAI BORGHESE AI BARBERINI
LA CULTURA A ROMA INTORNO AGLI ANNI VENTI di AA.VV. €45,00A quattrocento anni dalla sua nascita, anniversario che ha ispirato queste manifestazioni, Gian Lorenzo Bernini offre ancora spunti di approfondimento e conoscenza per gli storici dell’arte e per il pubblico, da sempre richiamato dalla teatrale seduzione della sua arte.
Questo volume comprende gli atti del convegno “Bernini dai Borghese. La cultura a Roma intorno agli anni Venti” tenutosi il 17, 18, 19 febbraio del 1999 a Villa Medici, Accademia di Francia a Roma a conclusione della mostra “Bernini scultore e nascita del Barocco in Casa Borghese” (Galleria Borghese, 15 maggio-20 settembre 1998, curata da Anna Coliva e Sebastian Schütze).
Questa pubblicazione segna dunque la conclusione di una riflessione su uno degli artisti più conosciuti e apprezzati di tutti i secoli di cui si analizza, all’interno di una vasta e poliedrica produzione, l’attività di scultore e il rapporto di mecenatismo che lo ha legato alla famiglia Borghese. Un’occasione di ricerca e studio che ha voluto indagare gli anni giovanili di Bernini e il mondo in cui attuò la sua formazione: il pontificato di Paolo V e la nascita, nella sua cerchia, di una maniera artistica definibile con un termine Barocco, di cui egli fu uno dei più nobili interpreti. Viene anche indagato il ruolo del cardinal Scipione che, com’è noto, fu il committente della famosa villa Pinciana e promotore di un gusto poi evolutosi al di fuori della sua sfera d’influenza tanto da arrivare a caratterizzare tutta un’epoca.
A testimonianza dell’incontro tra il grande scultore e il potente prelato, rimangono oggi le eccezionali opere visibili nel Museo Borghese, che ha ospitato e promosso l’esposizione, e che costituiscono le prime realizzazioni originali dell&’autore, dopo anni di esercizio del restauro dell’Antico praticato sulla ricca collezione del Cardinale. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriARTISTI E FORNACI a cura di Irene de Guttry e Maria Paola Maino €30,00
Il fenomeno “ceramica romana” riguarda quella felice stagione (1880-1930) durante la quale una nutrita schiera di pittori e scultori si dedicarono a questa forma di arte applicata, mentre al contempo nascevano a Roma, a Grottaferrata, a Civitacastellana e a Pratica di Mare nuove fornaci e scuole specializzate.
Il volume “Artisti e fornaci”, catalogo della mostra, illustra con riproduzioni a colori le circa 200 opere esposte divise per capitoli tematici: eclettismo, art nouveau, artisti, manifatture, zoo e oggetti d’uso. Ripercorre cronologicamente le vicende della produzione ceramica che consiste in piccole plastiche soprammobile di animali o figurine, in vasi e piatti e in oggetti d’uso, ciotole, bricchi, servizi da thè e da caffè. Il tutto realizzato in terracotta color giallo-senape, dipinta e invetriata.
I motivi della decorazione astratta sono scacchiere, puntinature, girali, filettature, cerchietti: quelli della decorazione figurativa, quasi sempre racchiusa entro un marcato profilo nero, animali, soprattutto quelli esotici, nudi femminili, fiori e tralci di folie, fauni, dipinti in colori accesi, a netta campitura à plat (dettagliate schede ricostruiscono la storia degli artisti, Cambellotti, Cozza… e delle manifatture).
Le opere in mostra – per lo più inedite – provenienti da Musei e collezioni private, selezionate per la loro alta qualità estetica, per la varietà delle forme e dei decori, si propongono all’attenzione del pubblico con l’intento di restituire all’originale episodio “ceramica romana” un posto degno nella storia dell’arte italiana.
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