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di A. Tamburello
IL GIAPPONE PRIMA DELL’OCCIDENTE
di A. Tamburello€36,15
catalogo Roma 1995
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriANTICA PERSIA
I tesori del Museo Nazionale di Tehran
e la ricerca italiana in Iran di AA.VV. €31,00La mostra e il catalogo – che qui si presenta – sull’arte persiana dalla Preistoria al periodo islamico (5500 a.C. – 1000 d.C.) curati dal Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma sono l’evento culturale più importante dedicato alle antiche civiltà mediorientale dell’ultimo cinquantennio. E ciò non solo per l’ampiezza e la completezza dei reperti esposti e studiati ma sopratutto per l’eccezionalità della presenza di capolavori provenienti dal Museo Nazionale di Teheran a trent’anni dall’inizio della Rivoluzione khomeinista.
Le testimonianze di maggior rilievo delle fasi più antiche dell’arte persiana – ceramiche policrome e figurine in terracotta ed alabastro – provengono dal centro urbano di Shahr-i-Sokhta sull’altopiano, area oggetto di scavo della Missione Italiana dell’allora IsMeo, che forniscono un quadro esaustivo della cultura locale influenzata da un lato da quella mesopotamica (Iran Occidentale) e dall’altro da quella dell’Asia centrale (Iran Orientale ) una nuova fioritura con una nuova fase dell’arte plastica e della ceramica e nuove urbanizzazioni: si insediano le popolazioni indo-iraniche (Medi e Persiani) mentre la regione si difende dalle pressioni degli Assiri, Uratu e Elam: perle d’ambra, avori incisi, oggetti di fine gioielleria sono rappresentativi di questo complesso e delicato passaggio. Con l’avvento degli Achmenidi si viene a creare il primo grande impero dell’Antichità, essi stessi a loro volta sopraffatti dai Parti. Sono di questo periodo gli squisiti pezzi di ceramica invetriata, numerosi oggetti in argento e l’importante gruppo di sculture partiche provenienti da Persepolis. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL PRESEPE POPOLARE a cura di Stefania Massari €10,50
All’origine di questo volumetto, nel quale si ricostruisce la genesi, la storia e il significato del presepe napoletano, vi è l’acquisizione da parte del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari a Roma di alcuni importantissimi ed antichi presepi tra cui il nucleo più importante è costituito dalla raccolta esposta in occasione dell’Esposizione Universale del 1911 tenutasi a Roma per celebrare il cinquantenario dell’unità d’Italia.
La rassegna è degna davvero di grande attenzione. Sì perché dopo che il presepe, per diretto interessamento del re Carlo III di Borbone alla metà del Settecento, nato nelle chiese, si trasferisce anche nelle abitazioni, è una vera e propria gara a chi sa fare di più e di meglio.
La costruzione della Natività implicherà d’ora in poi la collaborazione di artisti ed artigiani, tra cui pittori, scultori, architetti, orafi, argentieri, ceramisti, costruttori di strumenti musicali, modellatori di animali, di cestini di frutta e verdura e dei più svariati finimenti, diventando una manifestazione artistica degna di figurare nei musei.
La collezione romana è largamente all’altezza delle aspettative dei più sofisticati amatori di questo genere artistico. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriARTI E TRADIZIONI
IL MUSEO NAZIONALE DELL’EUR a cura di Stefania Massari €45,00Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari a Roma è frutto di complesse vicende costitutive al centro delle quali vi sono personalità della cultura italiana che con grande lungimiranza hanno lavorato indefessamente affinché anche il nostro Paese, così come nel resto d’Europa, fosse dotato di un luogo in cui fossero concentrate il maggior numero di testimonianze locali a testimonianza delle nostre tradizioni, tanto variegate quanto lo sono state le vicende storiche della penisola.
In questo volume viene ricostruita e testimoniata, dopo anni di ricerche d’archivio e raccolta di dati, la storia della costituzione di questo Museo: dal primo nucleo fiorentino, sollecitato da Lamberto Loria (1855-1913), nato come Museo di Etnografia che raccoglieva circa 2.000 oggetti di cultura popolare, al suo rapido e progressivo arricchimento tanto da costituire la sezione Etnografica dell’Esposizione Universale di Roma del 1911.
La collezione rispecchiava l’impostazione del suo curatore Lamberto Loria risultato dell’indagine rigorosa sulle diversità delle usanze e dei costumi, delle espressioni di pratiche tradizionali, dei vari aspetti della ritualità magica e religiosa localizzabili nelle varie Regioni d’Italia. Già nel 1923 era stato istituito, per Regio Decreto, il Museo Nazionale ma lentezze burocratiche e gli eventi bellici ne ritardarono nuovamente l’attuazione avvenuta nel 1956 con l’apertura del Museo Nazionale delle arti e tradizioni popolari la cui idea iniziale risale al progetto EUR E42.
La collezione del Museo (circa 200.000 oggetti) è relativa al patrimonio demologico e folclorico italiano i cosìdetti “beni demoetnoantropologici” che hanno avuto recentemente il riconoscimento legislativo del nuovo Ministero per i Beni e le Attività Culturali istituito nel 1998. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLA TRINITÉ DES MONTS REDÉCOUVERTE
TRINITÀ DEI MONTI RISCOPERTA
Arts, foi et culture
Arti, fede e cultura a cura di Yves Bruley €35,00Le ricorrenze servono a ricordare e a pensare: e questa particolarissima ricorrenza – il quinto centenario della fondazione del convento di Trinità dei Monti a Roma, celebrato con una mostra, una serie di importanti restauri al monumento e il volume che qui si presenta, ci servono a riscoprire un edificio religioso che con la sua straordinaria facciata che funge da quinta scenografica alla famosa scalinata di Trinità dei Monti – troppo spesso fotografata nella memoria ma non altrettanto conosciuta e visitata.
La presenza dei francesi a Roma è simboleggiata assai più dalla chiesa di San Luigi dei Francesi che da questo ampio complesso fondato nel XV secolo da San Francesco di Paola per volontà di Carlo VIII di Francia, di cui padre Luigi XI l’eremita calabrese aveva assistito spiritualmente negli ultimi giorni della sua vita mondana. E fu così che nacque il convento reale della Trinità di Monti, una delle varie sedi sparse in Europa dell’Ordine dei Minimi.
Centro indiscusso di studi e esercizio della spiritualità, in una delle biblioteche più antiche di Roma, il convento ed i suoi animatori furono posti già nel ‘600 tra coloro che “hanno fatto di Roma L’Accademia della Cristianità”. Solo nel 1828 la successione ai minimi francesi toccò ad una congregazione femminile dedita all’insegnamento, le Dame del sacro Cuore.
Il cammino storico, artistico e culturale del luogo era comunque già tracciato. E di esso ce ne sono restituite le vestigia in un nuovo ritrovato splendore.