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di AA.VV.
IL TESORO RITROVATO
di AA.VV.€13,00
catalogo Roma 2000
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Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriOXUS
Tesori dell’Asia Centrale €18,50Il catalogo, che prende il nome dallo splendido tesoro conservato presso il British Museum di Londra, raccoglie magnifici oggetti e reperti archeologici riportati alla luce durante le campagne di scavo nelle regioni bagnate dal fiume Oxus.
Il materiale tutto ampliamente illustrato e descritto in catalogo documenta l’avvicendarsi delle culture e delle popolazioni in Asia centrale dal IV millennio a.C. e il XIII sec. d.C. -
Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL VINO DI DIONISO
Dei e uomini a banchetto in Basilicata di AA.VV. €12,00È la seconda di una serie di mostre dedicata al patrimonio lucano tutte ospitate nel Museo Barracco di Roma.
Tanto poco conosciuto al grande pubblico, questo patrimonio è invece eccezionalmente significativo per la storia culturale italica e per le influenze che anche tramite la Basilicata ebbe l’arte della Magna Grecia sulla nostra civiltà.
I reperti presentati in mostra sono legati al tema del vino, siano essi manufatti (contenitori da trasporto, vasi, coppe) sia italici che greci (oggetto di scambio o di dono) componenti materiali del banchetto-simposio (lucerne, graticole, treppiedi, patere) o l’evoluzione iconografica del dio Dioniso. -
Leggi tuttoArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriPICENI
Popolo d’Europa di AA.VV. €31,00Anche il grande pubblico, visitata questa mostra e consultato il catalogo, si potrà render conto che i Piceni, popolo italico dell’Adriatico fiorito tra il IX e il IV secolo a.C., fu attivo e culturalmente evoluto almeno quanto i vicini Etruschi padroni delle coste tirreniche.
Prima grande sintesi su tutta l’area di questa importante civiltà, la mostra e il catalogo sono una sorta di repertorio e delle testimonianze artistiche – in particolare la statuaria monumentale – e della grande vivacità commerciale e culturale di questo popolo che attraverso i valichi transalpini e l’attività marittima fu in stretto contatto con l’Europa centromeridionale e le coste baltiche, aree su cui ebbe forte influenza sia come modello di organizzazione sociale che artistico culturale.
In mostra saranno anche esposti preziosissimi manufatti di origine greca ed etrusca di cui i ricchi mercanti e guerrieri piceni amavano circondarsi e che entravano a far parte del loro corredo funerario.
Progettata per quattro sedi di cui la prima sarà Francoforte sul Meno in Germania e le successive lungo l’arco del Duemila nelle Marche, in Abruzzo e a fine anno a Roma, l’itinerario rispecchia la volontà degli organizzatori e dei curatori di evidenziare il respiro europeo che la cultura picena raggiunse nei secoli del suo apogeo.
Curatori del catalogo sono tra i massimi studiosi quali i proff. G. Colonna, L. Franche dell’Orto, L. Braccesi, A. Prosdocimi, i Soprintendenti delle Marche e dell’Abruzzo. -
Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriORNAMENTI E LUSSO
La donna nella Basilicata antica di AA.VV. €10,50Nuovo appuntamento con il patrimonio archeologico della Basilicata al Museo Barraco di Roma, dopo, “Il sacro e l’Acqua” e “Il vino di Dioniso”, questa mostra è un’esplorazione delle ultime acquisizioni archeologiche della Lucania antica, altrimenti non decodificabile in assenza di documentazione scritta, in particolare gli ornamenti e gli oggetti di pregio della donna lucana antica perlopiù reperti di cultura materiale del luogo ma taluni anche importati dalla Grecia, dall’Oriente e dagli Etruschi.
Bracciali, collane, fibule, orecchini, paste vitree, avori testimoniano l’importanza della donna all’interno del gruppo familiare dell’antica Basilicata. -
Leggi tuttoArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLAZIO & SABINA | 2 a cura di Giuseppina Ghini €25,00
La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, gli Istituti Nordici (Accademia di Danimarca, Institutium Romanum Finlandiae, Istituto di Norvegia, Istituto Svedese di Studi Classici) e la Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma, rinnovano l’interesse per le ricerche sul territorio laziale già espresse nel 2002, con il primo “Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina”.
Questo secondo convegno – le cui relazioni vengono qui pubblicate – tenutosi il 7 e l’8 maggio 2003 coordinato da Giuseppina Ghini ha coinciso con il trentacinquesimo anniversario dell’Istituzione della Soprintendenza preposta alla tutela del patrimonio laziale, riconoscendo la ricchezza e complessità della cultura del suo territorio.
L’attività di ricerca sviluppata in questi anni, di cui si offre in questi incontri un significativo aggiornamento, conferma e documenta come l’area centrale dell’Italia costituisca una superficie privilegiata per le indagini archeologiche. Il Lazio, infatti, rappresentava un passaggio obbligato nell’ambito del bacino del Mediterraneo per le rotte culturali e commerciali che si muovevano in senso longitudinale e trasversale fra Oriente e Occidente e Africa Settentrionale. Lo dimostra il rinvenimento di un cranio risalente a circa 800-900 mila anni fa a Ceprano, che documenta nel Lazio la prima attestazione della presenza umana in Europa. La posizione strategica del territorio ha avvantaggiato la crescita che la regione ha acquisto nei secoli assumendo una posizione fondamentale all’interno degli Stati Pontifici.
Le relazioni sono articolate secondo tre aree geografiche di riferimento: Lazio e Sabina, Area Tuscolana e Colli Albani e Lazio Costiero e il raggio d’interesse spazia, come per il precedente volume, nella ricerca del profilo culturale dei popoli italici che hanno interessato la regione, nel recupero delle emergenze dell’architettura romano-repubblicana (dai grandi santuari laziali già noti alle nuove rivelate dallo scavo) e delle grandi residenze imperiali che sorgono nell’area, fino ai resoconti delle attività di scavo che, cadenzata regolarmente, è mirata allo sviluppo delle risorse museali e alla valorizzazione degli strumenti specifici per la sua tutela.
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