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di AA.VV.
KONSTANTINOPEL
Scultura Bizantina dai musei di Berlino
di AA.VV.
€31,00
catalogo Ravenna 2000
“KONSTANTINOPEL
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriMARIA L’IMMACOLATA
La rappresentazione nel Medioevo a cura di Emma Simi Varanelli contributi di B. Carmignola, C.M. Paolucci disegni di Riccardo Simi €28,00Quando è nata l’immagine dell’Immacolata? è nata dopo che era stata accolta la dottrina o, altrimenti, il mondo della creatività artistica, sin dal medioevo, ha validamente affiancato il lungo travaglio dottrinale che ha portato alla formulazione del dogma?
Frutto di una metodologia originale intesa a ridisegnare il processo di modellazione dell’immagine dell’Immacolata fin dai secoli altomedievali, la documentata indagine storico-artistica parte dall’esame della fase arcaica della gestazione del dogma ancora chiuso nel XII secolo nelle cerchie benedettine inglesi ed espanso poi, nel Trecento ad opera dei dottori e predicatori francescani seguaci di Duns Scoto in Italia, in particolar modo nella Napoli angioina, nelle Marche, nell’Emilia e nel Veneto, nonché diffuso col favore delle università e delle corti, dopo aver lambito la pontificia Avignone, in Francia in Spagna e in tutta l’area europea.
In questo arco di tempo, caratterizzato da vivaci scambi epistolari e da pubblicazione di trattati, da parte di difensori e oppositori, ed anche da predicazioni infiammate e da dispute pubbliche nelle piazze, nelle chiese e nelle corti, si manifesta il fenomeno della splendida e varia fioritura delle tipologie figurative mariane. Molte delle quali accolgono gli attributi della Donna vestita di sole dell’Apocalisse o quelli della Donna del Genesi gli archetipi della figurazione moderna dell’Immacolata e man mano si ornano di segni e scritture immacoliste sempre più appariscenti ed eloquenti. Accade così che il flusso delle immagini tra Trecento e Quattrocento raccolga ogni lode a Maria e, come fiume impetuoso, la convogli verso la plasmazione definitiva dell’immagine della sine macula.
Della società del basso medioevo, ricca di pulsioni religiose, che si affida alla protezione del sacro e con emozione elabora e recepisce pur tra conflitti e diatribe i tratti del dogma futuro, di questa variegata pagina di storia dell’arte e avventura dello spirito umano, il libro il quale si avvale di una spettacolare documentazione iconografica propone una inedita e avvincente lettura. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriTESORI D’ARTE
DAL BUIO ALLA LUCE a cura di Patrizia Andreasi Bassi €15,50Un ventennio di lavoro in mostra: è questo il senso dell’edizione del 2001 della Mostra Europea del Turismo e delle Tradizioni Culturali a Castel Sant’Angelo a Roma, panoramica del meglio fin qui esposto dei recuperi – reperti archeologici e opere d’arte – operati dalle forze dell’Ordine.
L’opera congiunta assieme all’Amministrazione Pubblica testimoniata in mostra è quella del sempre crescente lavoro di tutela, recupero e valorizzazione del patrimonio artistico italiano. Gli anniversari servono talvolta a tirare fuori il meglio di tutto: è il caso anche di questa edizione dove sono esposti tesori come il Discobolo Lancellotti, gli ori provenienti dalla Villa di Crassio Terzio, pitture di ville romane in Campania, monete antiche da Via Alessandrina, preziosi di epoca romana e longobarda, la Cassetta della Sacra Cintola in rame e avorio del XV secolo e altri preziosi arredi ecclesiastici, lo splendido Crocifisso attribuito ad Alessandro Algardi, tavole dipinte rinascimentali ed molti straordinari tesori che fanno di questo appuntamento un’occasione rara e irripetibile per constatare ancora una volta la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriFEDERICO II E L’ITALIA
Percorsi, Luoghi, Segni e Strumenti di AA.VV. €41,32I ristampa 1996
A conclusione delle manifestazioni per le celebrazioni dell’VIII Centenario della nascita di Federico II, si inaugurerà a Roma – nel prossimo dicembre – la mostra dedicata interamente al grande Svevo.
Promossa dal Comitato Nazionale per le celebrazioni federiciane la mostra si propone di individuare i luoghi e i segni che testimoniano la presenza dell’Imperatore ed in particolare quelle opere che in virtù del loro potenziale iconico costituiscono una sorta di ‘instrumenta regni’ ossia strumenti di informazione e persuasione in grado di trasmettere gli orientamenti e le volontà politico-culturali del gran Imperatore.
Le città nuove, i palazzi, le residenze, i castelli, le chiese prima fra tutte la Cattedrale di Altamura legata all’esercizio del buon governo e anche al godimento e allo svago; la scultura monumentale e la glittica collegate alla esaltazione dei fasti della Roma imperiale; la monetazione simbolo e immagine del potere, il Carroccio quale trofeo di vittoria sui Comuni lombardi e quale riconoscimento di Roma come sede dell’Impero.
La manifestazione è composta da dieci sezioni. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriOLTRE IL FRAMMENTO di Maria Selene Sconci €41,32
Il volume, catalogo di questa mostra dedicata alle maioliche orvietane, è incentrato sull’importantissima collezione di tali manufatti donata da Giulio Del Pelo Pardi al Museo di Palazzo Venezia a Roma negli anni Cinquanta, la cui catalogazione e restauro è stata recentemente portata a termine.
Unica nel suo genere per vastità e varietà di repertori iconografici e delle forme, questa collezione – e la sua pubblicazione – è un vero caposaldo per gli studiosi, i collezionisti e gli appassionati della materia che possono contare su un nucleo bibliografico ancora modesto sul tema.
Una parte significativa del volume è inoltre dedicata al restauro operato su questi materiali, ridotti quasi in frantumi, che un’appassionata ricostruzione ha riportato dal “frammento all’intero”.
La mostra che si inaugurerà a Orvieto nel novembre del 1999 avrà poi nel 2000 le sedi di Roma – Palazzo Venezia – e il museo della ceramica a Faenza.
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