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di AA.VV.
KONSTANTINOPEL
Scultura Bizantina dai musei di Berlino
di AA.VV.
€31,00
catalogo Ravenna 2000
“KONSTANTINOPEL
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLA LUPA CAPITOLINA
Un bronzo medievale a cura di Anna Maria Carruba €16,00La prima notizia sulla Lupa Capitolina – la scultura forse più celebre, universalmente conosciuta come emblema della città di Roma e conservata nei Musei Capitolini – risale alla prima metà del IX sec. d.C. Il restauro della Lupa Capitolina, effettuato da chi scrive, tra il 1997 e il 2000, è stato una irripetibile occasione di ispezione e di indagini, svolte ‘dall’interno’, dei materiali costitutivi dell’opera, dei segni della lavorazione su di essa impressi, delle trasformazioni indotte sulla materia dal tempo, dall’ambiente, dagli interventi umani. E così, dalle numerose analisi chimiche e fisiche svolte, sono emersi dati importanti a sostegno di una nuova ipotesi di datazione, basata quindi su argomenti di carattere tecnico desunti dall’osservazione diretta dell’opera e dal confronto con le caratteristiche di fusione riscontrabili nelle sculture bronzee classiche, etrusche, greche e romane, e quelle medievali, considerate in parallelo alle fonti letterarie ed all’analisi degli studi storici e artistici.
La scultura in bronzo, universalmente conosciuta, rappresentazione simbolica della nascita di Roma, svela i suoi misteri. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriMARIA L’IMMACOLATA
La rappresentazione nel Medioevo a cura di Emma Simi Varanelli contributi di B. Carmignola, C.M. Paolucci disegni di Riccardo Simi €28,00Quando è nata l’immagine dell’Immacolata? è nata dopo che era stata accolta la dottrina o, altrimenti, il mondo della creatività artistica, sin dal medioevo, ha validamente affiancato il lungo travaglio dottrinale che ha portato alla formulazione del dogma?
Frutto di una metodologia originale intesa a ridisegnare il processo di modellazione dell’immagine dell’Immacolata fin dai secoli altomedievali, la documentata indagine storico-artistica parte dall’esame della fase arcaica della gestazione del dogma ancora chiuso nel XII secolo nelle cerchie benedettine inglesi ed espanso poi, nel Trecento ad opera dei dottori e predicatori francescani seguaci di Duns Scoto in Italia, in particolar modo nella Napoli angioina, nelle Marche, nell’Emilia e nel Veneto, nonché diffuso col favore delle università e delle corti, dopo aver lambito la pontificia Avignone, in Francia in Spagna e in tutta l’area europea.
In questo arco di tempo, caratterizzato da vivaci scambi epistolari e da pubblicazione di trattati, da parte di difensori e oppositori, ed anche da predicazioni infiammate e da dispute pubbliche nelle piazze, nelle chiese e nelle corti, si manifesta il fenomeno della splendida e varia fioritura delle tipologie figurative mariane. Molte delle quali accolgono gli attributi della Donna vestita di sole dell’Apocalisse o quelli della Donna del Genesi gli archetipi della figurazione moderna dell’Immacolata e man mano si ornano di segni e scritture immacoliste sempre più appariscenti ed eloquenti. Accade così che il flusso delle immagini tra Trecento e Quattrocento raccolga ogni lode a Maria e, come fiume impetuoso, la convogli verso la plasmazione definitiva dell’immagine della sine macula.
Della società del basso medioevo, ricca di pulsioni religiose, che si affida alla protezione del sacro e con emozione elabora e recepisce pur tra conflitti e diatribe i tratti del dogma futuro, di questa variegata pagina di storia dell’arte e avventura dello spirito umano, il libro il quale si avvale di una spettacolare documentazione iconografica propone una inedita e avvincente lettura. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriFEDERICO II E L’ITALIA
Percorsi, Luoghi, Segni e Strumenti di AA.VV. €41,32I ristampa 1996
A conclusione delle manifestazioni per le celebrazioni dell’VIII Centenario della nascita di Federico II, si inaugurerà a Roma – nel prossimo dicembre – la mostra dedicata interamente al grande Svevo.
Promossa dal Comitato Nazionale per le celebrazioni federiciane la mostra si propone di individuare i luoghi e i segni che testimoniano la presenza dell’Imperatore ed in particolare quelle opere che in virtù del loro potenziale iconico costituiscono una sorta di ‘instrumenta regni’ ossia strumenti di informazione e persuasione in grado di trasmettere gli orientamenti e le volontà politico-culturali del gran Imperatore.
Le città nuove, i palazzi, le residenze, i castelli, le chiese prima fra tutte la Cattedrale di Altamura legata all’esercizio del buon governo e anche al godimento e allo svago; la scultura monumentale e la glittica collegate alla esaltazione dei fasti della Roma imperiale; la monetazione simbolo e immagine del potere, il Carroccio quale trofeo di vittoria sui Comuni lombardi e quale riconoscimento di Roma come sede dell’Impero.
La manifestazione è composta da dieci sezioni. -
Sale!Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLIBRI E ALBUM DI DISEGNI 1550-1800 a cura di Vita Segreto
€80,00€76,00In Italia, a partire dal primo Cinquecento, le fonti archivistiche e letterarie usano in modo univoco la parola libro per significare sia i volumi disegnati da pittori, scultori, architetti, decoratori o argentieri, sia i volumi di disegni di uno o più artisti, di una o più scuole, formati da collezionisti, conoscitori e amatori. Gli uni e gli altri volumi costituiscono gli elementi di un unico grande insieme, l’insieme dei libri di disegni, all’interno del quale è possibile riconoscere almeno due distinti sottoinsiemi: quello dei libri disegnati e quello dei libri dei disegni.
Da una parte, il libro disegnato – con modelli, studi, schizzi – è, da Leonardo all’età contemporanea, il prodotto dell’intelligenza del singolo artista, del maestro e della sua cerchia, di un atelier, e dunque del metodo e dell’organizzazione individuale o collettiva del lavoro creativo. In quanto tale, è un insieme finito e complesso di disegni originali – diversi fra loro per materia stilistico-formale, contenuto e funzione -, che non può essere studiato, né tanto meno compreso nella sua interezza e complessità solo attraverso l’analisi dei suoi singoli elementi e dei caratteri codicologici, ma richiede di essere analizzato sotto ogni aspetto in relazione con oggetti analoghi e comparabili, i più vicini e i più pertinenti possibili.
Dall’altra parte, il libro dei disegni da collezione, divenuto nella tradizione nord-europea del Sei-Settecento l’album di disegni, è, da Giorgio Vasari a Giuseppe Bossi, una stratificazione di elementi grafici, eterogenei e disomogenei, operata da una o più intelligenze di amatori, collezionisti, conservatori o restauratori. I disegni di uno o più artisti, di uno o più ateliers, che lo compongono, hanno perduto nel nuovo assetto la loro originaria configurazione materiale, stilistico-formale, contenutistica e funzionale. Per questa loro specificità, i libri o album di disegni da collezione costituiscono straordinari campi e strumenti di indagine per la riscoperta, la conoscenza e la ricostituzione di libri disegnati preesistenti, dei quali spesso conservano fascicoli, pagine e vetera fragmenta.
Come Federico Zuccari nella foresta di Vallombrosa, gli autori dei ventitré saggi racchiusi in questo libro si sono posti con gli strumenti del disegno interno, capacità umana di disegnare fondati e verificabili scenari argomentativi, e della parola proferita e scritta secondo i fondamenti del discorso logico, ai margini e all’interno dei due sottoinsiemi, illuminando alcuni exempla extraordinaria ora dell’uno ora dell’altro ora di entrambi e rendendo intellegibile la circolarità generativa che connette lo studio dei libri disegnati e quello dei libri dei disegni. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriTESORI MEDIOEVALI DELLA REPUBBLICA DI MACEDONIA di AA.VV. €15,49
Dopo una prima tappa in Francia giunse a Roma nel 1999 la mostra dedicata alle icone macedoni selezione di una collezione eccezionale di più di 20.000 pezzi che andavano dal VI secolo all’Ottocento, forse ancor più importante di quelli del monte Sinai e del monte Athos, di Cipro e della Russia.
Un’arte, quella dell’immagine sacra ispirata dalla religione bizantina, che ha avuto in Macedonia momenti di massimo splendore e senza soluzione di continuità.
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