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a cura di Elisabetta Fabbri
LA FENICE
splendidezza di ornamenti e dorature
The Artistic ReconstructionEdizione in inglese a cura di Elisabetta Fabbri
€40,00
Edizione in inglese
2004
“LA FENICE
splendidezza di ornamenti e dorature” Annulla risposta
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLA FENICE
splendidezza di ornamenti e dorature a cura di Elisabetta Fabbri €40,00La Mostra, presentata alla Fiera del Restauro di Ferrara, documenta e celebra la ricostruzione del Teatro La Fenice di Venezia, distrutto in un incendio nel febbraio del 1996, lasciando sgomenta l’opinione pubblica italiana e internazionale.
Dopo sette anni dal tragico episodio La Fenice è risorta dalle sue ceneri, come l’uccello mitologico di cui porta il nome, e, come stabilì il Consiglio Comunale subito dopo l’incidente, si decise di restaurare il Teatro ‘come era e dove era’. Sorto nel XVIII secolo, l’edificio venne costruito in maniera ‘nostrana’ cioè apportando al modello del teatro francese la variante delle logge separate, più consona ai costumi e ai codici di comportamento dell’epoca che consentivano di vivere ogni palco in una dimensione privata.
Il catalogo, curato dall’architetto Elisabetta Fabbri, ripropone tutte le fasi della difficilissima impresa di restituire all’originario splendore un capolavoro dell’architettura e un simbolo della città lagunare, riappropriandosi delle tecniche costruttive e decorative ottocentesche. Grande rilievo è stato quindi conferito all’attività degli artigiani, intagliatori, stuccatori, doratori, scultori, pittori, scenografi, che hanno saputo tornare indietro nel tempo, recuperando totalmente quella ‘splendidezza di ornamenti e dorature’ – come citavano le cronache del Ottocento – che sembravano destinate a scomparire.
Un viaggio tra passato e presente dunque, illustrato da un ampio apparato di immagini e da una selezione critica che, rispetto alla Mostra, racconta la vicenda della più recente ricostruzione artistica del nostro paese che ha appassionato l’intera comunità intellettuale come pure la gente comune. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLA CHIESA E IL CONVENTO DELLA TRINITÀ DEI MONTI a cura di Colette Di Matteo e Sebastiano Roberto €50,00
Il volume è stato ideato a conclusione di un ventennio di ricerche e di opere di restauro e di valorizzazione messe in atto nel convento e nella chiesa romana della Trinità dei Monti, per iniziativa dei Pieux Etablissements de la France à Rome et à Lorette, d’intesa con l’Ambasciata di Francia e sotto la supervisione del Ministère francais de la Culture e le Soprintendenze del MiBACT e del Polo Museale Romano. Dopo il catalogo della mostra “La Trinitè-des-monts redècouverte” (sempre per i tipi di De Luca Editori d’Arte), con questo nuovo progetto editoriale si è voluto, dunque, fare il punto sulle conoscenze storico-artistiche e architettoniche della Trinità dei Monti, ripercorrendo le tappe più significative di un entusiasmante vicenda lunga più di cinque secoli, aggiornata attraverso importanti e inedite acquisizioni scientifiche.
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriVILLA PONIATOWSKI
CIOCCHI DEL MONTE, CESI, SINIBALDI a cura di Francesco Scoppola €48,00Il restauro di Villa Poniatowski rappresenta uno dei più rilevanti esempi di recupero di un complesso architettonico. L’importanza e l’interesse dell’intervento risiedono non solo nell’aver raggiunto il risultato di ampliare e riorganizzare il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ma anche nell’esercizio di un metodo di lavoro basato sulla ricerca storica minuziosa e sull’attenta analisi delle strutture e delle opere d’arte annesse.
Si tratta dunque di un arricchimento non solo per l’archeologia ma anche per il patrimonio architettonico e storico-artistico. La nuova sede della Villa Poniatowski è la naturale estensione del museo nato entro Villa Giulia, in quanto fin dall’epoca di Giulio III, in pieno Rinascimento, il fabbricato allora destinato agli ospiti e ai parenti del Papa e variamente denominato, anche come ‘casa di Baldovino’, costituiva una articolazione del complesso di Villa Giulia.
Questo splendido edificio cinquecentesco, voluto da Papa Giulio III Ciocchi del Monte, nel corso dei secoli ha subito variazioni di confini e di proprietari.
La Villa venne acquistata dopo il 1570 dal cardinale Pier Donato Cesi per poi essere ceduta nel 1702 ai Sinibaldi che, avendola trasformata in forme barocche, a loro volta nel 1798 la vendettero ai Candelori.
Nel 1800 la proprietà passò dai Candelori a colui il quale la caratterizzò maggiormente, il Principe polacco Stanislao Poniatowski, a cui si deve l’attuale nome.
Poniatowski la fece ulteriormente trasformare dal Valadier, per poi a sua volta cederla nel 1826 all’inglese Richard Sykes.
Dopo il 1826 la Villa cambiò più volte di proprietà, fino a quando nel 1871 entrò in possesso della famiglia Riganti.
Questi ultimi ne proseguirono lo smembramento fino a che, nel 1988, la Villa passò allo Stato insieme alla Conceria, ma priva del terreno adiacente, venduto negli anni precedenti allo scopo di ampliare e migliorare le attrezzature del Museo Nazionale Etrusco, nella contigua Villa Giulia. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriALTICHIERO DA ZEVIO
NELL’ORATORIO DI
SAN GIORGIO a cura di Luca Baggio, Gianluigi Colalucci e Daniela Bartoletti €62,00Primo importante documento monografico su uno dei maggiori artisti del Trecento italiano a quasi trent’anni dall’ultimo studio monografico sull’autore.
Altichiero, conosciuto come il “Giotto dell’altItalia”, ha dovuto attendere la grande occasione del restauro del suo ciclo di affreschi più importanti, quello dell’Oratorio di san Giorgio, per riavere nuova attenzione da parte della critica storiografica.
Questo volume a lui dedicato è un vero compendio e aggiornamento sui diversi aspetti che compongono la personalità e l’opera di un artista: Gianluigi Colalucci, coadiuvato da Daniela Bartoletti, tra i più grandi restauratori viventi – autore del restauro della Cappella Sistina e degli affreschi del Mantegna – nel suo documentatissimo saggio sulle tecniche pittoriche utilizzate da Altichiero offre spunti di assoluta novità sullo stile e la pratica utilizzate dal grande frescante.
Luca Baggio, esperto di arte medievale padovana, ne ricostruisce le tappe storico- artistiche e documentarie. Un lavoro insostituibile per specialisti di più discipline e per il pubblico amante di un’epoca, il Medioevo, che ha ncora molti aspetti rimasti inesplorati. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL CORPO DELLO STILE
Cultura e lettura del restauro nelle esperienze contemporanee
Studi in ricordo di Michele Cordaro a cura di Chiara Piva e Ilaria Sgarbozza €45,00Atti del seminario internazionale di studi (Roma, 20 e 21 febbraio 2004) in memoria di Michele Cordaro organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte Medioevale e Moderna dell’Università degli studi di Roma ‘La Sapienza’ in collaborazione con l’associazione Secco Suardo e l’Accademia Nazionale di San Luca per il coordinamento scientifico di Marisa Dalai Emiliani, Orietta Rossi Pinelli e Michela di Macco.
Il volume contiene gli interventi degli illustri relatori provenienti dai piu prestigiosi istituti universitari e museali d’Italia e d’Europa: Caterina Bon Valsassina, Maria Andaloro, Giovanni Romano, Marisa Dalai Emiliani, Bruno Toscano, Giorgio Bonsanti, Paolo Liverani, Mette Molsen, Rosalia Varoli Piazza, Orietta Rossi Pinelli, Giuseppe Basile, Michela di Macco, Lanfranco Secco Suardo, Matteo Panzieri, Marco Mozzo, Silvia Pognante.
Finalità del seminario vuole essere una riflessione a più voci sulle relazioni e gli scambi possibili tra la disciplina storico-artistica, così come si è andata trasformando e arricchendo di una molteplicità di strumenti e punti di vista negli ultimi vent’anni e, d’altro lato, la cultura del restauro nelle sue linee di tendenza piu attuali. In particolare, recuperando la complessità del pensiero di Michele Cordaro intorno alle problematiche conservative e in omaggio al suo prezioso insegnamento nella scuola di specializzazione in Storia dell’Arte alla Sapienza, si vorrebbe tentare di comprendere la densità di motivazioni che spingono oggi il restauro, quanto meno nella pratica, verso una ricomposizione sempre piu integrale delle immagini.
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