• a cura di Marco Tonelli

ISBN: 978-88-8016-725-9

“LA PIÙ MIRABIL COSA”
Teoria della statua
da Donatello a Rodin

a cura di Marco Tonelli

16,00

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Tra il Quattrocento e l'inizio del Novecento, la scultura ha portato a compimento una vicenda nascosta e tutta interna alla sua stessa storia: la rinascita e la fine della pratica e del concetto di statua. Antico, classico, universale, quello di statua è un termine che sembra non avere tempo ed essere immortale. Eppure se si leggono trattati d'arte, scritti di scultori, riflessioni di storici o si mettono a confronto sculture particolari, dando loro, come dire, direttamente la parola, si scopre che nel corso dei secoli non è mai stata data una definizione unitaria del concetto di statua. Prendendo ad esempio casi emblematici di statue e di scultori illustri che hanno cambiato, con le loro teorie e opere, il corso della storia dell'arte (Donatello, Michelangelo, Giambologna, Bernini, Messerschmidt, Canova, Rosso, Rodin), questo saggio si prefigge di tirare un filo invisibile che traccia un viaggio virtuale effettuato dalla statua, partendo dalla scoperta della sua integrità etica con Donatello per arrivare a quella della sua frammentarietà esistenziale con Rodin. Associando il metodo della ricerca storica alla libertà dell'invenzione critica, al concetto di statua viene dato un senso inedito che sfonda gli usuali ed angusti confini tecnici, iconografici, eruditi in cui è stata solitamente relegata, proiettandola in quello che sarà poi il campo completamente diverso della sperimentazione scultorea moderna e contemporanea. È il primo studio circoscritto (realizzato originariamente come tesi di Dottorato di Ricerca presso l'Università di Siena), in cui si delinea per un corso di tempo così ampio, una vera e propria teoria della statua.
formato 14,5 x 21, brossura, pp. 120, 120 b/n
2006

““LA PIÙ MIRABIL COSA”
Teoria della statua
da Donatello a Rodin”

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