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di AA.VV.
LUCI ROSSE
FOTOGRAFIE DI ENZO RAGAZZINI
di AA.VV.
€8,00
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Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriMODA ROMANA
DAL 1945 AL 1965
Storie di moda a cura di Bonizza Giordani Aragno €6,00Torniamo a sognare con l’alta moda degli anni della “dolce vita”. Questo volumetto/catalogo agile ma pieno di informazioni, a corredo della mostra che si è tenuta a Palazzo delle Esposizioni a Roma, è proprio questo che invita a fare.
Schizzi, modelli dal veto, foto d’epoca donne e sarti di quell’epoca d’oro – da Gattinoni a Irene Galitzine, a Schubert e alle sorelle Fontana – ricostruiscono un’atmosfera tanto dorata quando indimenticata. -
Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriDE ANTONIS / UN FOTOGRAFO A TEATRO
da Visconti a Strehler da Gassman a Mastroianni a cura di Alessandro Tinterri €21,00Difficile scegliere a chi consigliare un catalogo/volume come questo: a chi vuole meglio conoscere Pasquale De Antonis come fotografo – e gli appassionati di questa arte lo conoscono di sicuro – originalissimo e “appassionato”, testimone culturale di un’epoca d’oro come gli anni Sessanta in Italia o gli appassionati del grande cinema e del grande teatro di quell’epoca e oltre ritratti indelebilmente negli scatti di lui.
Il volume correda tre mostre sul lavoro di De Antonis in questo settore che si sono aperte in contemporanea a maggio del 1998 a Genova (Politeama), a Taranto (Pinacoteca civica) e a Roma (Galleria Il Segno).
“Solo chi conosce la fatica di quel mondo è in grado di restituire la particolare tensione”; afferma Walter Veltroni nel suo saggio introduttivo. E De Antonis ci riesce. -
Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLOS ANGELES
now here – nowhere di Gian Pietro Calasso €52,00Il sottotitolo è un gioco di parole il cui significato ambivalente di “Ora qui – Da nessuna parte” esprime il fascino ambiguo e pericoloso della favolosa capitale del cinema, della moda, delle celebrità, delle avventure e del successo, sorta come un miraggio sotto il sole del deserto.
Scritto e fotografato da un regista, nato a Firenze, poi cittadino americano, è una nuova, unica forma di ibrido fra narrativa e fotografia drammatizzata, protagonista un’attraente fotomodella. Nello stato di coscienza alterata del dormiveglia, nella memoria della giovane, la realtà si fonde con la fantasia, e i ricordi del passato con la precognizione del futuro.
Tramite una fotografia visionaria e spettacolare, l’opera si propone come simbolo di tutta la società, cultura, civiltà americana, con le sue razionalizzazioni e follie, ricchezze e povertà, utopie e allucinazioni, successi e fallimenti, ottimismo e disperazione, capacità di sopravvivenza e impulsi autodistruttivi.
“Il libro è bello – lo commenta Ennio Morricone – più bello di molti altri libri o film che ho visto su Los Angeles. Quando ne avrò una copia, lo terrò nel mio salotto per mostrarlo ai miei ospiti”. -
Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriCollana di Studi e Ricerche
L’ISTANTE RITROVATO
Luigi Primoli fotografo in India, 1905-1906 di AA.VV. €40,00Catalogo dell’omonima mostra romana, il volume che si presenta espone l’interessante patrimonio fotografico di Luigi Primoli nella sua veste di viaggiatore in India fra fine ‘800 e inizio ‘900.
Le opere, di grande fascino e intrinseco valore documentario, offrono lo spunto per un’attenta analisi dell’influenza europea nel campo della fotografia nell’India a cavallo tra XIX e XX secolo e del modo in cui questo affascinante paese è percepito e riportato in Europa. Largo spazio viene dato, inoltre, al tema della presenza dell’India nella cultura italiana di questo periodo, che si esplicita in particolare nella letteratura di viaggio.
Il volume è arricchito da una nota storica sull’India del periodo, dal profilo biografico di Luigi Primoli e da un approfondito saggio critico sull’importanza della sua opera nella storia della fotografia italiana. Al tutto fa da sfondo costante l’obiettivo di riprodurre un percorso storico delle relazioni culturali tra India e Italia. -
Aggiungi al carrelloArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL MÉLO RITROVATO di AA.VV. €35,00
La Fondazione Ente dello Spettacolo presenta, edita per i tipi della De Luca, una pubblicazione sul Melodramma cinematografico, affrontato nelle sue specificità di genere ma anche nei suoi risvolti sociali e più ampiamente culturali. Il volume analizza la storia, ma soprattutto l’evoluzione che conduce alla crisi del Melò, prendendo in esame molti di quei capolavori che campeggiano nelle videoteche di ciascuno di noi.
Dal melò di marca hollywoodiana, esemplificato dal celeberrimo “Via col Vento”, la cui regalità aveva fornito alla società americana modelli di comportamento, Marco Filiberti approda alla versione italiana del genere, certo più povera e meno manierata di quella d’oltreoceano ma ad essa ideologicamente affine, rappresentata dai film di Raffaello Matarazzo e la coppia Nazzari-Sanson.
Il melodramma subisce un punto di svolta con i women’s film del dopoguerra proponendo esempi di emancipazione al di fuori dei cliché consolidati della femme fatale o della bisbetica indomita traendoli per la prima volta dal ceto comune e scenari quotidiani.
Dopo le rivisitazioni di Vincent Minnelli, Kazan e Nicholas Ray, bisognerà aspettare gli anni ’70 e un giovane e talentuoso cineasta tedesco, Rainer Werner Fassbinder, per assistere ad un ultimo colpo d’ala e una radicale metamorfosi del melò: emergono nelle sue trame i veri conflitti che muovono le persone e si affrontano temi come il razzismo, l’omosessualità e la politica.
Ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich (1971) chiude letteralmente la stagione classica del melò dando avvio alla sua dispersione. L’autore conclude la sua rassegna critica con il melò contemporaneo, dalle declinazioni esemplari di un Almodòvar fino a quelle di Ozpetek e molti altri, trattando e affrontando infine le altre forme in cui il genere, per volontà di autori restii a vederlo morire, si è rinnovato e ripresentato sotto altre forme.
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