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di AA.VV.
ROMA IN STEREOSCOPIA
1855-1908
di AA.VV.
€47,00
La fotografia diventa così anche un mezzo di conoscenza e studio, oltre ad essere un oggetto artistico.
catalogo Roma 1994
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriMODA ROMANA
DAL 1945 AL 1965
Storie di moda a cura di Bonizza Giordani Aragno €6,00Torniamo a sognare con l’alta moda degli anni della “dolce vita”. Questo volumetto/catalogo agile ma pieno di informazioni, a corredo della mostra che si è tenuta a Palazzo delle Esposizioni a Roma, è proprio questo che invita a fare.
Schizzi, modelli dal veto, foto d’epoca donne e sarti di quell’epoca d’oro – da Gattinoni a Irene Galitzine, a Schubert e alle sorelle Fontana – ricostruiscono un’atmosfera tanto dorata quando indimenticata. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriCASTEL SANT’ANGELO
la memoria fotografica 1850-1904 a cura di Alberto Manodori, Bruno Contardi, Marica Mercalli €25,82Questa pubblicazione offre, per la prima volta, un’ampia documentazione fotografica di Castel Sant’Angelo, considerato quasi un emblema della città di Roma.
Le fotografie pubblicate, corredate da ampie schede storico-critiche, provengono dalla Biblioteca Vallicelliana, dal Museo di Castel Sant’Angelo e da una collezione privata. Esse forniscono un valido aiuto alla ricerca scientifica in quanto testimoniano i mutamenti architettonici ed urbanistici che hanno trasformato negli ultimi decenni Castel Sant’Angelo da fortezza a museo. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriVIETNAM
Fotografie di guerra di Ennio Iacobucci
1968-1975 a cura di Vittorio Morelli €18,00Pochissimi avevano sentito parlare del fotografo abruzzese che per otto anni ha seguito la guerra in Vietnam, Laos e Cambogia.
Le sue fotografie sono state pubblicate dalle maggiori riviste del mondo, da Time e Newsweek, fino a Famiglia Cristiana.
Nel 1975 il New York Times lo ha candidato al prestigioso premio Pulitzer. Iacobucci, infatti, è stato l’unico fotografo occidentale a riprendere i Khmer rossi che conquistavano Phnompenh, la capitale della Cambogia. Quelle foto occupano alcune pagine dell’enciclopedia della guerra del Vietnam edita negli Usa dalla Boston Publishing.
Eppure Iacobucci in Italia è un perfetto sconosciuto. La sua vita è stata breve ma straordinaria: nato a San Vincenzo Valle Roveto da una famiglia poverissima, si trasferì a Roma giovanissimo per fare il lustrascarpe. Durante le Olimpiadi del 1960 conobbe Derek Wilson, un giornalista inglese di cui divenne amico che gli fece studiare le lingue e che lo improvvisò fotografo in Israele durante la guerra dei Sei Giorni. Poi il Vietnam, dove Iacobucci rimase per anni seguendo tutte le evoluzioni della guerra, dal 1968 al 1975, comprese le invasioni del Laos e della Cambogia fino alla caduta definitiva del sud-est asiatico.
Stremato da una vita vissuta sopra le righe Iacobucci morì a Roma nel 1977, solo, povero, deluso. Alcuni episodi ci fanno capire chi era questo contadino abruzzese, prima lustrascarpe, poi lavapiatti e infine fotografo autodidatta.
Iacobucci si paracadutava con le forze speciali Usa sul sentiero di Ho Chi Min che andavano a caccia di vietcong; ha annunciato la caduta della città di Quang Tri nelle mani dei sud vietnamiti provocando la reazione furibonda degli americani che lo costrinsero a fuggire nella giungla con una motocicletta; ha fotografato l’ambasciatore americano a Phnomphen che lascia il paese con la bandiera a stelle e strisce ripiegata sotto il braccio; da solo, nella capitale cambogiana, fotografa i Khmer rossi che conquistano la città.
Le sue foto, oltre ad essere una testimonianza fondamentale della guerra nel sud-est asiatico, hanno un qualcosa di ‘deja-vu’: sono le immagini che hanno ispirato tanti registi e direttori della fotografia dei film sulla guerra del Vietnam. Dunque, non solo la scoperta di un fotografo straordinario, ma anche una testimonianza storica: quest’anno, infatti, cade il quarantennale del Tet del 1968, l’attacco portato dai vietcong a tutto il sud Vietnam. Attacco nel quale riuscirono ad entrare anche nell’Ambasciata Usa di Saigon e che rappresenta il momento in cui gli americani compresero che quella in Vietnam era una guerra che non si poteva vincere. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL MÉLO RITROVATO di AA.VV. €35,00
La Fondazione Ente dello Spettacolo presenta, edita per i tipi della De Luca, una pubblicazione sul Melodramma cinematografico, affrontato nelle sue specificità di genere ma anche nei suoi risvolti sociali e più ampiamente culturali. Il volume analizza la storia, ma soprattutto l’evoluzione che conduce alla crisi del Melò, prendendo in esame molti di quei capolavori che campeggiano nelle videoteche di ciascuno di noi.
Dal melò di marca hollywoodiana, esemplificato dal celeberrimo “Via col Vento”, la cui regalità aveva fornito alla società americana modelli di comportamento, Marco Filiberti approda alla versione italiana del genere, certo più povera e meno manierata di quella d’oltreoceano ma ad essa ideologicamente affine, rappresentata dai film di Raffaello Matarazzo e la coppia Nazzari-Sanson.
Il melodramma subisce un punto di svolta con i women’s film del dopoguerra proponendo esempi di emancipazione al di fuori dei cliché consolidati della femme fatale o della bisbetica indomita traendoli per la prima volta dal ceto comune e scenari quotidiani.
Dopo le rivisitazioni di Vincent Minnelli, Kazan e Nicholas Ray, bisognerà aspettare gli anni ’70 e un giovane e talentuoso cineasta tedesco, Rainer Werner Fassbinder, per assistere ad un ultimo colpo d’ala e una radicale metamorfosi del melò: emergono nelle sue trame i veri conflitti che muovono le persone e si affrontano temi come il razzismo, l’omosessualità e la politica.
Ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich (1971) chiude letteralmente la stagione classica del melò dando avvio alla sua dispersione. L’autore conclude la sua rassegna critica con il melò contemporaneo, dalle declinazioni esemplari di un Almodòvar fino a quelle di Ozpetek e molti altri, trattando e affrontando infine le altre forme in cui il genere, per volontà di autori restii a vederlo morire, si è rinnovato e ripresentato sotto altre forme. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriBEATRICE PEDICONI
“Oltre” a cura di Marilena Bonomo €15,00Catalogo, edito per i tipi della De Luca, che presenta la prima personale della giovane fotografa Beatrice Pediconi. Un piccolo ed elegante formato che racchiude ventisei raffinate immagini di famosi monumenti italiani: dal Duomo d’Orvieto a quello di Milano, dalla Mole Antonelliana alla Casa del Fascio ed altri ancora.
Ma il lettore non si aspetti atmosfere da cartolina. L’occhio di Beatrice Pediconi sa cogliere tagli particolarissimi che pur rivelando i soggetti rendendoli riconoscibili sanno offrirne prospettive originali e inedite. Il fotografo diventa pittore, quasi, quando rappresenta la realtà secondo una visione universale: se si dimentica la cognizione geografica dei singoli edifici e ci si concentra sui giochi di luce ed ombra, sullo studio delle superfici e dei volumi ci si ritroverà in una dimensione senza tempo ovvero, come suggerisce anche il titolo della mostra, “Oltre”.
Merita una particolare menzione la versione ‘metafisica’ del cimitero di Modena di Aldo Rossi, degna del miglior De Chirico.
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