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a cura di Giovanni Faccenda
ISBN: 978-88-6557-095-1
1987-2012 a cura di Giovanni Faccenda
VINCENZO BALSAMO
L'astrazione lirica1987-2012 a cura di Giovanni Faccenda
€40,00
Catalogo della doppia mostra al Chiostro del Bramante di Roma, curata con la solita maestria dal Professor Giovanni Faccenda e dal titolo "L'astrazione lirica 1987-2012", nel ripercorrere gli ultimi 25 anni di produzione pittorica del Maestro Vincenzo Balsamo (Brindisi 1935) racchiude quello che si può definire il suo periodo dell'astrazione lirica. Ma per comprendere al meglio il lavoro di questi ultimi 5 lustri bisogna guardare al passato e scoprire come negli anni '50 e '60 egli fosse un pittore figurativo dove le sue chiare origini mediterranee sposavano quelle che erano le tendenze nord-europee e i paesaggi, soprattutto quelli di fine periodo, profumavano già di un chiaro messaggio astratto.
Il decennio successivo, abbandonato il figurativo, rappresenta per il nostro artista quello che si può definire il periodo delle Analisi e Sperimentazioni dove la ricerca del segno, della luce e del colore passa prima attraverso le analisi di opere astratto-geometrico, per addentrarsi, poi, in quello che diverranno le Decomposizioni dove la materia/colore - prevale sulla forma analitica. Mentre le Nebulose, che vengono subito dopo le Decomposizioni, sono un chiaro intento dell'artista di analisi sul segno che domina lo spazio-superficie alla ricerca del suo giusto bilanciamento.
A seguire un periodo più onirico chiamato Evocazioni dove Balsamo usa l'aerografo per fermare la sua memoria espressiva sulla tela. L'inizio degli anni '80 e sino al 1987 sono un volgere lo sguardo alle origini dove il pennello e i colori ad olio ritornano a comporre sulla tela opere astratto/cubiste sul richiamo di un grande maestro che Balsamo ha sempre ammirato: Arshile Gorky.
Ma la vera svolta arriva nel 1987 dove una sera, nella ricerca di quello che doveva essere il suo personale linguaggio pittorico, il pennello guidato come da un volere superiore delinea linee, spazi, vibrazioni di colori e luci mai dipinte prima, nascono le opere che Vito Apuleo, Enzo di Martino prima e poi De Santi, Vescovo, Buscaroli, Vannie ora Faccenda esaltano come un percorso espressivo, unico in tutto il contesto dell'astrazione non solo italiano ma mondiale. Infatti leggiamo nel catalogo della mostra quanto Faccenda asserisce a tal proposito: ecco, come per magia, balenare l'ispirazione attesa da tempo: una pittura nuova, quantunque memore di luminose lezioni precedenti il Balla futurista, Klee e Kandinskij del Der Blaue Reiter, fino a certo Mirò onirico, del quale, in Italia e non solo, Balsamo è oggi il sommo erede, in grado di emanciparsi rispetto a qualunque tendenza contemporanea e costituire altresì un ideale tramite fra l'antico e il moderno.
formato 24 x 30, cartonato con sovraccoperta, pp. 192, 155 col., 13 b/n
2012
2012
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