FRANCO ZEFFIRELLI
International Centre for Performing Arts
Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo
Edizione bilingue ita/ing
Edizione bilingue ita/ing
2013
“FRANCO ZEFFIRELLI
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriBRESCIAN FIREARMS di Nolfo di Carpegna €113,62
Il bel volume, redatto in inglese, è il primo a tentare una classificazione sistematica basata su solidi dati obiettivi, delle armi da fuoco – magnifiche pistole e fucili a ruota ed acciarino, con le montature in acciaio magistralmente cesellate e traforate – prodotte nell’area di cui Brescia era il centro.
Nonostante la fama di cui godono e benché siano state inserite fra le illustrazioni di moltissimi libri, si è fino ad ora pubblicato molto poco di sostanziale sulle antiche armi bresciane ed i loro artefici, e questa pubblicazione è il risultato di circa venti anni di ricerca nel corso dei quali l’autore – stimato storico dell’arte e un tempo Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Antica a Palazzo Barberini in Roma – ha esaminato personalmente quasi tutte le antiche armi da fuoco bresciane esistenti in collezioni pubbliche dell’Europa dell’est e dell’ovest, degli Stati Uniti e del Canada, ed in moltissime collezioni private, oltre a ricercare loro riferimenti nei cataloghi delle maggiori vendite di armi antiche realizzate negli ultimi duecento anni.
La parte centrale del libro è costituita da un dizionario di tutti i fabbricanti conosciuti – inclusi quelli conosciuti solo attraverso i loro marchi, con la lista di tutti i loro lavori esistenti e la riproduzione di marchi e firme.
Questo volume sostituisce tutto ciò che è stato scritto precedentemente su questo argomento comprese le voci relative agli armaioli bresciani nel grande dizionario generale dia Stockel. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriFRANCESCO BORROMINI
L’INIZIATO di Leros Pittoni €16,00Lo svolgimento originale di questo libro è capire Francesco Borromini nel suo credo iniziatico protomassonico, nella sua fede religiosa, nella sua cultura.
La difficoltà dell’osservazione è data dall’intreccio particolarmente complesso e dalle molteplici valenze caratteriali del personaggio. Ma c’è una costante: ogni cosa che Borromini crea ha un significato ben preciso che non è solo estetico. Egli è un iniziato.
L’Autore, oltre a documentare il rapporto umano del grande architetto con la sua epoca, per la prima volta nella storia del Borromini, pone delle domande sul suicidio.
Alla relazione della visita medica fatta sul Borromini morente da Sebastiano Molinari chirurgo dell’Ospedale di S. Spirito, contrappone la relazione odierna del prof. Giampaolo Zelli, ordinario di Chirurgia Geriatrica dell’Università di Roma ‘La Sapienza’.
La stessa relazione di Sebastiano Molinari viene analizzata da uno psichiatra svizzero prof. Tazio Carlevaro e da uno psichiatra italiano prof. Roberto Tatarelli ordinario di Psichiatria dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’.
Il dubbio è nella storia. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriFUMA?
Bibliografia, storia, iconografia
dell’uso del tabacco in occidente di AA.VV. €41,32Il catalogo della mostra in oggetto presenta un’accurata e vasta raccolta di testimonianze bibliografiche e oggettistiche a documentazione della storia dell’uso del tabacco e della civiltà del costume ad esso legata che ha caratterizzato la stessa quotidianità negli ultimi 500 anni.
Oltre 300 illustrazioni arricchiscono l’opera che presenta editti pontifici, rari poemi, documenti inediti, pagine letterarie e una splendida e rara raccolta di oggettistica legata all’uso del tabacco. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriI TAROCCHI BAROCCHI di Marina Cirinei €20,60
Iniziativa singolare ideata e promossa da Marina Cirinei, specializzata in progetti di comunicazione, quella di utilizzare un materiale antropologiico e culturale antico e misterico come le carte dei tarocchi per promuovere la conoscenza di fenomeni culturali, espressioni, viceversa, delle cosiddette arti maggiori.
La prima proposta della serie – dedicata in particolare a Acireale e uno dei suoi migliori artisti barocchi Pietro Paolo Vasta – è concepita in modo tale da sostituire la classica immagine iconografica degli arcani maggiori dei tarocchi con immagini equivalenti tratte dall’arte acese.
Nati come un prodotto povero nel Trecento, divenuti popolari nel Seicento, espressione pubblica di una grande storia della memoria collettiva, usati persino per lodare o contestare personaggi reali, a metà tra gioco e divinazione, i tarocchi toccano nel profondo la storia umana e fantastica di una comunità.
Questi, ideati per Acireale, hanno trovato immediato riscontro tra quello che ancora oggi è rintracciabile visivamente nell’arte e nella tradizione di questo luogo e gli antichi segni misterici degli arcani.
Il “Matto” è un personaggio mostruoso scolpito sul balcone di Palazzo Modò; “L’imperatore” è una scultura del Santo Patrono di Acireale; il “Mondo” è un presepe permanete nella chiesa di Santa Maria della Neve.
La serie continua associando le carte ad altre importanti realtà del barocco italiano. Per chi ne fa uso: conoscenza o divinazione? -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriI BENI CULTURALI DELLA DIFESA
LA DIFESA DEI BENI CULTURALI di AA.VV. €15,49C’è un lungo rapporto che unisce il Ministero della Difesa e il Museo di Castel S. Angelo a Roma ove ha luogo l’ormai consueto appuntamento della mostra di opere d’arte recuperate dall’Arma, di cui si presenta il catalogo.
È un regio decreto del 1925 che nomina un rappresentante di quel dicastero nel Comitato del museo-mausoleo-fortezza.
La mostra annuale è un’occasione doppia: rappresentare, da un lato parte dello sterminato patrimonio disseminato tra le varie collezioni e musei della Difesa e, dall’altro, le opere trafugate al nostro patrimonio e poi recuperate dalle Forze Armate.
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