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a cura di Gabriella Manna
MUSEO NAZIONALE D’ARTE ORIENTALE ‘GIUSEPPE TUCCI’
Guida per i ragazzi a cura di Gabriella Manna€5,00
2010
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriQuaderni di Commentari
Le tesi | 1
LE IMMAGINI DEGLI DÈI
DI VINCENZO CARTARI di Caterina Volpi €42,00“Le immagini degli Dei degli Antichi” è il titolo di un vero e proprio manuale scritto da Vincenzo Cartari, un umanista della corte rinascimentale estense, nel 1565; esso, come spiega l’autore, doveva andare incontro alle esigenze di poeti e pittori intenti a comporre, per immagini e parole, le storie delle divinità pagane. Il successo del libro fu immenso tanto che nel 1571 l’editore fu spinto ad una seconda edizione corredata da illustrazioni e – tra il 1571 e il 1615 – uscirono ben quindici nuove edizioni.
Ancora oggi, per gli studiosi di arte, letteratura o teatro rinascimentale e barocco, ‘le immagini degli dei’ risultano uno strumento essenziale di decodificazione iconografica, ma anche il più largo pubblico potrà esaurientemente aggiornare le conoscenze dei simboli e dei miti antichi facendo ricorso al libro di Cartari, penetrando ancora più a fondo in quell’Olimpo pagano che, con corsi e ricorsi, non cessò mai di esercitare la sua influenza nel mondo occidentale.
Il libro commentato dalla Prof.ssa Caterina Volpi, docente di Storia dell’Arte all’Università di Roma e all’Accademia di Brera, acquista vita grazie all’apparato critico che riporta le fonti classiche e rinascimentali del testo, i modelli iconografici antichi e le derivazioni rinascimentali delle immagini ricostituendo il fitto tessuto di conoscenze filologiche, archeologiche e artistiche propri del patrimonio culturale del Rinascimento. -
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IL MUSEO NAZIONALE DELL’EUR a cura di Stefania Massari €45,00Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari a Roma è frutto di complesse vicende costitutive al centro delle quali vi sono personalità della cultura italiana che con grande lungimiranza hanno lavorato indefessamente affinché anche il nostro Paese, così come nel resto d’Europa, fosse dotato di un luogo in cui fossero concentrate il maggior numero di testimonianze locali a testimonianza delle nostre tradizioni, tanto variegate quanto lo sono state le vicende storiche della penisola.
In questo volume viene ricostruita e testimoniata, dopo anni di ricerche d’archivio e raccolta di dati, la storia della costituzione di questo Museo: dal primo nucleo fiorentino, sollecitato da Lamberto Loria (1855-1913), nato come Museo di Etnografia che raccoglieva circa 2.000 oggetti di cultura popolare, al suo rapido e progressivo arricchimento tanto da costituire la sezione Etnografica dell’Esposizione Universale di Roma del 1911.
La collezione rispecchiava l’impostazione del suo curatore Lamberto Loria risultato dell’indagine rigorosa sulle diversità delle usanze e dei costumi, delle espressioni di pratiche tradizionali, dei vari aspetti della ritualità magica e religiosa localizzabili nelle varie Regioni d’Italia. Già nel 1923 era stato istituito, per Regio Decreto, il Museo Nazionale ma lentezze burocratiche e gli eventi bellici ne ritardarono nuovamente l’attuazione avvenuta nel 1956 con l’apertura del Museo Nazionale delle arti e tradizioni popolari la cui idea iniziale risale al progetto EUR E42.
La collezione del Museo (circa 200.000 oggetti) è relativa al patrimonio demologico e folclorico italiano i cosìdetti “beni demoetnoantropologici” che hanno avuto recentemente il riconoscimento legislativo del nuovo Ministero per i Beni e le Attività Culturali istituito nel 1998. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriVILLA DORIA PAMPHILJ
Storia della collezione a cura di Beatrice Palma Venetucci €31,00Chi non conosce a fondo la storia e la realtà attuale di Roma, potrà apprezzare con minor cognizione di causa il pregio e l’importante funzione di questo volume e per gli specialisti e, paradossalmente, per il cosiddetto uomo comune.
Tutto questo per dire che oggi nella Capitale una delle aree verdi più frequentate e consumate dall’uso inconsapevole che ne fa tale vastissimo pubblico è il parco della Villa suburbana della famiglia Doria Pamphilij. Ed è proprio in quest’area meravigliosamente ricca di emergenze monumentali e di arredi plastici e architettonici dei giardini che si è costituita, ampliata e modificata, la notevolissima raccolta di arte antica della famiglia di cui questo libro, con il contributo dei vari studiosi, ricostruisce le vicende sulla base delle fortunatamente numerose testimonianze archivistiche e documentarie accompagnando e sostenendo il lavoro da tempo intrapreso dalle istituzioni pubbliche per il riordino e la conservazione di questo a tutt’oggi ingente patrimonio. -
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DEL MINISTERO DELL’INTERNO a cura di Patrizia Andreasi-Bassi €20,00La Mostra Europea del Turismo, giunta alla sua Ventitreesima edizione, aprendo una finestra sulle tradizioni artistiche del nostro paese, offre allo spettatore spunti di conoscenza e di viaggio alla scoperta dei tesori nascosti della nostra penisola.
Le opere esposte quest’anno sono parte del lavoro di recupero operato nel 2003 dalle Forze dell’Ordine, che hanno salvato dalla dispersione grandi e piccoli capolavori di artisti come Giotto, Michelangelo, Bernini, Borromini, Caravaggio, Guido Reni e molti altri, restituendoli alla fruizione pubblica.
La rassegna introduce anche alla fondamentale e forse poco nota attività del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, da cui gli oggetti in mostra provengono, che da solo costituisce un capitolo della storia d’Italia. Dal momento della sua istituzione, all’indomani dell’Unificazione italiana, vede assegnarsi l’amministrazione di un patrimonio storico-artistico-religioso imponente, per estensione geografica ed importanza, in continua crescita per le progressive espropriazioni operate in tutta la nazione dal Regno Sabaudo dei beni ecclesiastici, di cui è tutt’ora preposto alla tutela e alla conservazione.
Dalle pale d’altare alla statuaria, dagli arredi sacri e le suppellettili religiose ai finissimi esempi di glittica, arte orafa e argentiera fino alle arti applicate, che datano da un vasto arco temporale che va dal XII al XX secolo, il catalogo illustra l’eterogeneità e la ricchezza dei reperti custoditi all’interno delle Chiese, dei Conventi, delle Abbazie e dei Santuari, in cui emerge quell’estetica unica, talvolta inquietante e tal’altra commovente, che caratterizza l’arte religiosa. -
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LA CULTURA A ROMA INTORNO AGLI ANNI VENTI di AA.VV. €45,00A quattrocento anni dalla sua nascita, anniversario che ha ispirato queste manifestazioni, Gian Lorenzo Bernini offre ancora spunti di approfondimento e conoscenza per gli storici dell’arte e per il pubblico, da sempre richiamato dalla teatrale seduzione della sua arte.
Questo volume comprende gli atti del convegno “Bernini dai Borghese. La cultura a Roma intorno agli anni Venti” tenutosi il 17, 18, 19 febbraio del 1999 a Villa Medici, Accademia di Francia a Roma a conclusione della mostra “Bernini scultore e nascita del Barocco in Casa Borghese” (Galleria Borghese, 15 maggio-20 settembre 1998, curata da Anna Coliva e Sebastian Schütze).
Questa pubblicazione segna dunque la conclusione di una riflessione su uno degli artisti più conosciuti e apprezzati di tutti i secoli di cui si analizza, all’interno di una vasta e poliedrica produzione, l’attività di scultore e il rapporto di mecenatismo che lo ha legato alla famiglia Borghese. Un’occasione di ricerca e studio che ha voluto indagare gli anni giovanili di Bernini e il mondo in cui attuò la sua formazione: il pontificato di Paolo V e la nascita, nella sua cerchia, di una maniera artistica definibile con un termine Barocco, di cui egli fu uno dei più nobili interpreti. Viene anche indagato il ruolo del cardinal Scipione che, com’è noto, fu il committente della famosa villa Pinciana e promotore di un gusto poi evolutosi al di fuori della sua sfera d’influenza tanto da arrivare a caratterizzare tutta un’epoca.
A testimonianza dell’incontro tra il grande scultore e il potente prelato, rimangono oggi le eccezionali opere visibili nel Museo Borghese, che ha ospitato e promosso l’esposizione, e che costituiscono le prime realizzazioni originali dell&’autore, dopo anni di esercizio del restauro dell’Antico praticato sulla ricca collezione del Cardinale.


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