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di AA.VV.
PRINCIPI EUROPEI
DELL’ETÀ DEL FERRO
di AA.VV.
€5,16
catalogo Chieti 2000
“PRINCIPI EUROPEI
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriORNAMENTI E LUSSO
La donna nella Basilicata antica di AA.VV. €10,50Nuovo appuntamento con il patrimonio archeologico della Basilicata al Museo Barraco di Roma, dopo, “Il sacro e l’Acqua” e “Il vino di Dioniso”, questa mostra è un’esplorazione delle ultime acquisizioni archeologiche della Lucania antica, altrimenti non decodificabile in assenza di documentazione scritta, in particolare gli ornamenti e gli oggetti di pregio della donna lucana antica perlopiù reperti di cultura materiale del luogo ma taluni anche importati dalla Grecia, dall’Oriente e dagli Etruschi.
Bracciali, collane, fibule, orecchini, paste vitree, avori testimoniano l’importanza della donna all’interno del gruppo familiare dell’antica Basilicata. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLAZIO & SABINA | 2 a cura di Giuseppina Ghini €25,00
La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, gli Istituti Nordici (Accademia di Danimarca, Institutium Romanum Finlandiae, Istituto di Norvegia, Istituto Svedese di Studi Classici) e la Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma, rinnovano l’interesse per le ricerche sul territorio laziale già espresse nel 2002, con il primo “Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina”.
Questo secondo convegno – le cui relazioni vengono qui pubblicate – tenutosi il 7 e l’8 maggio 2003 coordinato da Giuseppina Ghini ha coinciso con il trentacinquesimo anniversario dell’Istituzione della Soprintendenza preposta alla tutela del patrimonio laziale, riconoscendo la ricchezza e complessità della cultura del suo territorio.
L’attività di ricerca sviluppata in questi anni, di cui si offre in questi incontri un significativo aggiornamento, conferma e documenta come l’area centrale dell’Italia costituisca una superficie privilegiata per le indagini archeologiche. Il Lazio, infatti, rappresentava un passaggio obbligato nell’ambito del bacino del Mediterraneo per le rotte culturali e commerciali che si muovevano in senso longitudinale e trasversale fra Oriente e Occidente e Africa Settentrionale. Lo dimostra il rinvenimento di un cranio risalente a circa 800-900 mila anni fa a Ceprano, che documenta nel Lazio la prima attestazione della presenza umana in Europa. La posizione strategica del territorio ha avvantaggiato la crescita che la regione ha acquisto nei secoli assumendo una posizione fondamentale all’interno degli Stati Pontifici.
Le relazioni sono articolate secondo tre aree geografiche di riferimento: Lazio e Sabina, Area Tuscolana e Colli Albani e Lazio Costiero e il raggio d’interesse spazia, come per il precedente volume, nella ricerca del profilo culturale dei popoli italici che hanno interessato la regione, nel recupero delle emergenze dell’architettura romano-repubblicana (dai grandi santuari laziali già noti alle nuove rivelate dallo scavo) e delle grandi residenze imperiali che sorgono nell’area, fino ai resoconti delle attività di scavo che, cadenzata regolarmente, è mirata allo sviluppo delle risorse museali e alla valorizzazione degli strumenti specifici per la sua tutela. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriGENTI IN ARME
Aristocrazie guerriere della Basilicata antica di AA.VV. €10,50Quarto appuntamento di un progetto culturale di valorizzazione dell’importante patrimonio archeologico della Basilicata, il Museo Barracco a Roma ha ospitato questa mostra di cui si presenta il catalogo – che completa la presentazione di alcuni aspetti essenziali per la definizione delle culture antiche: dopo le forme di religiosità, gli aspetti conviviali, gli ornamenti come espressione del gusto femminile, questa edizione delinea la vita delle armi e la società dei guerrieri.
Le prime attestazioni di guerrieri sono documentate, in Basilicata, già a partire dal secondo millennio a.C., ma le testimonianze più significative sono dal VI secolo a.C. con l’introduzione dell’armamento oplitico greco. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriEROI E REGINE
Piceni Popolo d’Europa di AA.VV. €31,00Dopo il grande successo di Francoforte e in versione ridotta, delle tappe di Teramo e Ascoli Piceno, è giunta a Roma nel 2001 la mostra – ed il relativo catalogo – sull’antico popolo italico dei Piceni che tra il VII e il IV secolo a.C. raggiunsero livelli di civilizzazione del tutto paragonabili ai coevi Etruschi, Liguri e Sanniti. Salvo che i Piceni distribuiti sulle coste adriatiche irradiano la loro area d’influenza sulle popolazioni transalpine con cui mantennero scambi a più livelli di natura culturale e di organizzazione sociale oltre che commerciale e religiosa.
Il volume che accompagna la mostra è una vera e propria summa delle conoscenze su queste popolazioni di cui i più recenti studi critici hanno revisionato molto profondamente le precedenti ipotesi sulle loro origini e lo sviluppo culturale.
Oltre al migliaio circa di reperti esposti nelle precedenti edizioni, la versione romana della mostra presenta per la prima volta scientificamente gli importantissimi ritrovamenti archeologici nelle necropoli di Numana e a Matelica che hanno riportato alla luce gli straordinari e ricchissimi corredi funebri degli eroi guerrieri piceni e delle loro donne ancor più sfarzosi dei coevi corredi etruschi. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLAZIO & SABINA | 1 a cura di J. Rasmus Brandt, Xavier Dupré Raventós, Giuseppina Ghini €25,00
Si avvia con questo volume una serie dedicata all’edizione degli Atti di incontri organizzati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio in collaborazione con istituti culturali stranieri ed università con cui, da vari anni, sono in corso progetti di studio e valorizzazione del patrimonio culturale che rientra nel territorio di competenza della Soprintendenza, ovvero il Lazio a sud e la Sabina.
L’intento di questi contributi è aggiornare, attraverso la rassegna delle attività in corso, le conoscenze sullo stato dei lavori e delle indagini su tale patrimonio. Ciò appare di particolare rilevanza ed interesse storico-scientifico, tenuto conto da un lato dell’immenso patrimonio archeologico che Roma ed il Lazio si trovano a gestire, dall’altro delle risorse disponibili atte a rendere accessibili testimonianze del passato che rischierebbero altrimenti di disperdersi.
Nel volume i contributi sono suddivisi per aree geografiche, Lazio e Sabina, Castelli Romani e litorale, Area Albana e Nemorense, ciascuna delle quali raccoglie le indagini, le scoperte e la messa a fuoco di importanti emergenze del cosiddetto Latium vetus, al quale poi si andarono aggregando i territori abituati dai Sabini, Etruschi, Volsci, Sanniti, Musoni sui quali, al pari dei Latini, Roma esercitò un’azione progressiva d’unificazione e di sintesi sociale e culturale.
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