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di AA.VV.
ROMA: ARCHAEOLOGY IN FOCUS
Antique photographs of the archaeological sites
and monuments of Rome
di AA.VV.
€46,48
“ROMA: ARCHAEOLOGY IN FOCUS
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL LAZIO
REGIONE DI ROMA di AA.VV. €15,00Obiettivo di questo volume, che è anche il catalogo dell’omonima mostra nel Museo Archeologico di Palestrina, è quello di ridefinire l’identità di un territorio, l’antico Latium vetus, che è ben lungi dall’essere ascrivibile all’attuale configurazione regionale, artificiosa costruzione che si è andata costituendo dopo l’Unità d’Italia. Non solo: le decennali indagini archeologiche, che sono alla base di questa ricerca, consentono oggi di riattribuire a Roma, dal suo attuale ruolo centripeto di capitale d’Italia, capoluogo di regione e di provincia, la sua reale iniziale funzione nell’ambito di questo antico territorio.
La ricerca è stata orientata sulla sacralità degli antichissimi popoli italici che occupavano l’area geografica del Latium, ovvero quella zona prevalentemente abitata dai Latini che gli studiosi fanno coincidere con la pianura dolcemente ondulata situata nella bassa valle del Tevere, fra i Colli Albani ed il Subappennino dai monti Sabini ai Lepini. I reperti aggregati per ricostruire i vari aspetti della religiosità latina provengono da aeree consacrate anche dalla mitologia: Ardea, Turno e Mezenzio, Lavinium, Preneste, Cori e la stessa Tivoli.
Tra le divinità più importanti e ricorrenti nei vari centri sono l’Ercole Victor italico, Diana Nemorense e soprattutto l’antichissima Marica trasformata in Afrodite Pontia. Un altro aspetto di grande interesse è la presenza di tracce di culti di provenienza orientale e greca. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriARCHEOLOGIA VIOLATA di AA.VV. €15,50
Appuntamento ormai ‘rituale’ quello del Museo di Castel Sant’Angelo a Roma per ammirare questa sorta di ‘museo Italia’: si tratta delle opere recuperate dai trafugamenti grazie all’intervento del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
La mostra è, quest’anno, di particolare interesse e per omogeneità e per organicità delle problematiche che evidenzia. Il percorso, difatti, evidenzia da un lato, quali siano i siti maggiormente interessati al fenomeno dello scavo abusivo e, dall’altro, la tipologia degli oggetti maggiormente ambiti in ambito commerciale e collezionistico, ovviamente acquisiti illecitamente. Ecco pertanto le anfore campane ed i vasi apuli provenienti da tombe e santuari. Ed ancora i reperti di chiara provenienza etrusca, romana e siciliana, da sempre oggetto di trafugamento indiscriminato da parte dei cosiddetti ‘tombaroli’. Certamente questi oggetti prelevati con scavi clandestini, sono spesso distruttivi, rende irrimediabilmente ‘muti’ questi reperti.
Questo catalogo restituisce almeno il contesto di provenienza.Disponibile solo presso la Casa Editrice
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL SACRO E L’ACQUA
Culti indigeni in Basilicata di AA.VV. €10,50È la prima serie dedicata al patrimonio archeologico lucano tutte ospitate nel Museo Barracco di Roma.
Tanto poco conosciuto al grande pubblico, questo patrimonio è invece eccezionalmente significativo per la storia culturale italica e per le influenze che anche tramite la Basilicata ebbe l’arte della Magna Grecia sulla nostra civiltà.
I reperti presentati in mostra tutti provengono dai grandi santuari situati presso importanti vie fluviali a dimostrazione dell’alto grado di evoluzione raggiunto dalla popolazione locale. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLAZIO & SABINA | 3 a cura di Giuseppina Ghini €35,00
La Direzione Generale per i Beni Archeologici del Lazio, in concerto con gli Istituti Universitari e le Accademie straniere operanti a Roma, rinnova ancora una volta l’interesse per le ricerche sul territorio laziale già espressi nei due precedenti incontri di studio sul Lazio e la Sabina.
La pubblicazione dei risultati del III Incontro di Studio, sempre a cura di Giuseppina Ghini, che ha avuto luogo nel novembre 2004 è la dimostrazione tangibile della ricchezza e complessità della cultura del territorio laziale.
L’attività di ricerca sviluppata in questi anni, di cui si offre in questi incontri un significativo aggiornamento, conferma e documenta come l’area centrale dell’Italia costituisca una superficie privilegiata per le indagini archeologiche. il Lazio, infatti, rappresentava un passaggio obbligato nell’ambito del bacino del Mediterraneo per le rotte culturali e commerciali che si muovevano in senso longitudinale e trasversale fra Oriente e Occidente e Africa Settentrionale. La posizione strategica del territorio ha avvantaggiato la crescita che la regione ha acquisto nei secoli assumendo una posizione fondamentale all’interno degli Stati Pontifici.
Le relazioni sono articolate secondo tre aree geografiche di riferimento: Area Tiburtina, Area Tuscolana e Colli Albani e Lazio Costiero e Meridionale e il raggio d’interesse spazia, come per i precedenti volumi, nell’indagine del profilo culturale dei popoli italici che hanno interessato la regione, nel recupero delle emergenze dell’architettura romano-repubblicana e delle grandi residenze imperiali che sorgono nell’area, fino ai resoconti delle attività di scavo che, cadenzata regolarmente, è mirata allo sviluppo delle risorse museali e alla valorizzazione degli strumenti specifici per la sua tutela. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL VINO DI DIONISO
Dei e uomini a banchetto in Basilicata di AA.VV. €12,00È la seconda di una serie di mostre dedicata al patrimonio lucano tutte ospitate nel Museo Barracco di Roma.
Tanto poco conosciuto al grande pubblico, questo patrimonio è invece eccezionalmente significativo per la storia culturale italica e per le influenze che anche tramite la Basilicata ebbe l’arte della Magna Grecia sulla nostra civiltà.
I reperti presentati in mostra sono legati al tema del vino, siano essi manufatti (contenitori da trasporto, vasi, coppe) sia italici che greci (oggetto di scambio o di dono) componenti materiali del banchetto-simposio (lucerne, graticole, treppiedi, patere) o l’evoluzione iconografica del dio Dioniso.
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