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di Francesco Solinas
Simon Vouet e il ritratto
di Artemisia
di Francesco Solinas
€12,00
Out of stock
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriDA LEONARDO A VOLTERRANO
Disegni fiorentini dal XV al XVII secolo a cura di Simonetta Prosperi Valenti Rodinò €25,82Viene qui pubblicata la raccolta di disegni toscani conservata nel Gabinetto delle Stampe dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, comprendente fogli a partire dalla metà del 400 sino alla fine del 600.
Si tratta di un nucleo di opere meno note al pubblico e agli studiosi, rispetto a quelle conservate agli Uffizi e al Louvre dei medesimi pittori, ma altrettanto significative e rappresentative della cultura fiorentina.
Tra le opere presentate, troviamo splendidi studi leonardeschi, del Pontormo, del Cigoli, del Vasari, del Lippi, del Gozzoli tutti squisitamente attenti all’espressione artistica del disegno. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriQuaderni di Commentari
Le tesi | 1
LE IMMAGINI DEGLI DÈI
DI VINCENZO CARTARI di Caterina Volpi €42,00“Le immagini degli Dei degli Antichi” è il titolo di un vero e proprio manuale scritto da Vincenzo Cartari, un umanista della corte rinascimentale estense, nel 1565; esso, come spiega l’autore, doveva andare incontro alle esigenze di poeti e pittori intenti a comporre, per immagini e parole, le storie delle divinità pagane. Il successo del libro fu immenso tanto che nel 1571 l’editore fu spinto ad una seconda edizione corredata da illustrazioni e – tra il 1571 e il 1615 – uscirono ben quindici nuove edizioni.
Ancora oggi, per gli studiosi di arte, letteratura o teatro rinascimentale e barocco, ‘le immagini degli dei’ risultano uno strumento essenziale di decodificazione iconografica, ma anche il più largo pubblico potrà esaurientemente aggiornare le conoscenze dei simboli e dei miti antichi facendo ricorso al libro di Cartari, penetrando ancora più a fondo in quell’Olimpo pagano che, con corsi e ricorsi, non cessò mai di esercitare la sua influenza nel mondo occidentale.
Il libro commentato dalla Prof.ssa Caterina Volpi, docente di Storia dell’Arte all’Università di Roma e all’Accademia di Brera, acquista vita grazie all’apparato critico che riporta le fonti classiche e rinascimentali del testo, i modelli iconografici antichi e le derivazioni rinascimentali delle immagini ricostituendo il fitto tessuto di conoscenze filologiche, archeologiche e artistiche propri del patrimonio culturale del Rinascimento. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL GABINETTO NAZIONALE
DELLE STAMPE
Storia e collezioni 1895-1975 a cura di Ginevra Mariani €42,00Il Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma festeggia i suoi cento anni di attività con questo volume in cui sono raccolti documenti, lettere, contratti attinenti al periodo in questione e un’indagine capillare della collezione di stampe e disegni di proprietà del Gabinetto: dalla donazione Corsini alle opere acquisite dallo Stato che esemplificano a grandi linee i gusti, le scelte e le tendenze di questa importante raccolta.
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriARTISTI E FORNACI a cura di Irene de Guttry e Maria Paola Maino €30,00
Il fenomeno “ceramica romana” riguarda quella felice stagione (1880-1930) durante la quale una nutrita schiera di pittori e scultori si dedicarono a questa forma di arte applicata, mentre al contempo nascevano a Roma, a Grottaferrata, a Civitacastellana e a Pratica di Mare nuove fornaci e scuole specializzate.
Il volume “Artisti e fornaci”, catalogo della mostra, illustra con riproduzioni a colori le circa 200 opere esposte divise per capitoli tematici: eclettismo, art nouveau, artisti, manifatture, zoo e oggetti d’uso. Ripercorre cronologicamente le vicende della produzione ceramica che consiste in piccole plastiche soprammobile di animali o figurine, in vasi e piatti e in oggetti d’uso, ciotole, bricchi, servizi da thè e da caffè. Il tutto realizzato in terracotta color giallo-senape, dipinta e invetriata.
I motivi della decorazione astratta sono scacchiere, puntinature, girali, filettature, cerchietti: quelli della decorazione figurativa, quasi sempre racchiusa entro un marcato profilo nero, animali, soprattutto quelli esotici, nudi femminili, fiori e tralci di folie, fauni, dipinti in colori accesi, a netta campitura à plat (dettagliate schede ricostruiscono la storia degli artisti, Cambellotti, Cozza… e delle manifatture).
Le opere in mostra – per lo più inedite – provenienti da Musei e collezioni private, selezionate per la loro alta qualità estetica, per la varietà delle forme e dei decori, si propongono all’attenzione del pubblico con l’intento di restituire all’originale episodio “ceramica romana” un posto degno nella storia dell’arte italiana. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriARTI E TRADIZIONI
IL MUSEO NAZIONALE DELL’EUR a cura di Stefania Massari €45,00Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari a Roma è frutto di complesse vicende costitutive al centro delle quali vi sono personalità della cultura italiana che con grande lungimiranza hanno lavorato indefessamente affinché anche il nostro Paese, così come nel resto d’Europa, fosse dotato di un luogo in cui fossero concentrate il maggior numero di testimonianze locali a testimonianza delle nostre tradizioni, tanto variegate quanto lo sono state le vicende storiche della penisola.
In questo volume viene ricostruita e testimoniata, dopo anni di ricerche d’archivio e raccolta di dati, la storia della costituzione di questo Museo: dal primo nucleo fiorentino, sollecitato da Lamberto Loria (1855-1913), nato come Museo di Etnografia che raccoglieva circa 2.000 oggetti di cultura popolare, al suo rapido e progressivo arricchimento tanto da costituire la sezione Etnografica dell’Esposizione Universale di Roma del 1911.
La collezione rispecchiava l’impostazione del suo curatore Lamberto Loria risultato dell’indagine rigorosa sulle diversità delle usanze e dei costumi, delle espressioni di pratiche tradizionali, dei vari aspetti della ritualità magica e religiosa localizzabili nelle varie Regioni d’Italia. Già nel 1923 era stato istituito, per Regio Decreto, il Museo Nazionale ma lentezze burocratiche e gli eventi bellici ne ritardarono nuovamente l’attuazione avvenuta nel 1956 con l’apertura del Museo Nazionale delle arti e tradizioni popolari la cui idea iniziale risale al progetto EUR E42.
La collezione del Museo (circa 200.000 oggetti) è relativa al patrimonio demologico e folclorico italiano i cosìdetti “beni demoetnoantropologici” che hanno avuto recentemente il riconoscimento legislativo del nuovo Ministero per i Beni e le Attività Culturali istituito nel 1998.

