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di Inge Nielsen e Birte Poulsen
THE TEMPLE OF
CASTOR AND POLLUX
Edizione in inglese
di Inge Nielsen e Birte Poulsen
€63,00
Edizione in inglese
1992
“THE TEMPLE OF
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLAZIO & SABINA | 2 a cura di Giuseppina Ghini €25,00
La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, gli Istituti Nordici (Accademia di Danimarca, Institutium Romanum Finlandiae, Istituto di Norvegia, Istituto Svedese di Studi Classici) e la Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma, rinnovano l’interesse per le ricerche sul territorio laziale già espresse nel 2002, con il primo “Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina”.
Questo secondo convegno – le cui relazioni vengono qui pubblicate – tenutosi il 7 e l’8 maggio 2003 coordinato da Giuseppina Ghini ha coinciso con il trentacinquesimo anniversario dell’Istituzione della Soprintendenza preposta alla tutela del patrimonio laziale, riconoscendo la ricchezza e complessità della cultura del suo territorio.
L’attività di ricerca sviluppata in questi anni, di cui si offre in questi incontri un significativo aggiornamento, conferma e documenta come l’area centrale dell’Italia costituisca una superficie privilegiata per le indagini archeologiche. Il Lazio, infatti, rappresentava un passaggio obbligato nell’ambito del bacino del Mediterraneo per le rotte culturali e commerciali che si muovevano in senso longitudinale e trasversale fra Oriente e Occidente e Africa Settentrionale. Lo dimostra il rinvenimento di un cranio risalente a circa 800-900 mila anni fa a Ceprano, che documenta nel Lazio la prima attestazione della presenza umana in Europa. La posizione strategica del territorio ha avvantaggiato la crescita che la regione ha acquisto nei secoli assumendo una posizione fondamentale all’interno degli Stati Pontifici.
Le relazioni sono articolate secondo tre aree geografiche di riferimento: Lazio e Sabina, Area Tuscolana e Colli Albani e Lazio Costiero e il raggio d’interesse spazia, come per il precedente volume, nella ricerca del profilo culturale dei popoli italici che hanno interessato la regione, nel recupero delle emergenze dell’architettura romano-repubblicana (dai grandi santuari laziali già noti alle nuove rivelate dallo scavo) e delle grandi residenze imperiali che sorgono nell’area, fino ai resoconti delle attività di scavo che, cadenzata regolarmente, è mirata allo sviluppo delle risorse museali e alla valorizzazione degli strumenti specifici per la sua tutela. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL SACRO E L’ACQUA
Culti indigeni in Basilicata di AA.VV. €10,50È la prima serie dedicata al patrimonio archeologico lucano tutte ospitate nel Museo Barracco di Roma.
Tanto poco conosciuto al grande pubblico, questo patrimonio è invece eccezionalmente significativo per la storia culturale italica e per le influenze che anche tramite la Basilicata ebbe l’arte della Magna Grecia sulla nostra civiltà.
I reperti presentati in mostra tutti provengono dai grandi santuari situati presso importanti vie fluviali a dimostrazione dell’alto grado di evoluzione raggiunto dalla popolazione locale. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLACRIME D’AMBRA
ornamenti femminili della Basilicata antica di AA.VV. €10,50L’impulso alla conoscenza delle antiche popolazioni della Lucania, che la Soprintendenza Beni Archeologici della Basilicata ha impresso in questi ultimi anni mediante numerose iniziative, si espande geograficamente con questa mostra, di cui si presenta il catalogo, realizzata presso il Museo di Antichità di Torino. Sono qui riuniti pezzi provenienti da collezioni lucane e numerosi altri interessanti reperti del museo torinese.
Il tema della mostra è illustrato attraverso manufatti che, destinati ad esaltare il ruolo della donna nella società locale e realizzati con materiali preziosi, sono di elevatissimo gusto e alta qualità artigianale, siano essi prodotti dalle popolazioni indigene, oppure importati dal mondo greco o, anche, realizzati da artigiani etrusco-padani.
Di qui il titolo della mostra perché proprio i piccoli oggetti d’ambra intagliata (le mitiche “lacrime delle Eliadi” trasportate dal fiume Eridano, ossia il Po) presenti in grande quantità nelle tombe principesche della popolazione Enotria di Lucania, e qui ampiamente rappresentati, sono la testimonianza delle intense relazioni tra il mondo nord-europeo e quello mediterraneo, per il tramite delle rotte adriatiche. -
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Piceni Popolo d’Europa di AA.VV. €31,00Dopo il grande successo di Francoforte e in versione ridotta, delle tappe di Teramo e Ascoli Piceno, è giunta a Roma nel 2001 la mostra – ed il relativo catalogo – sull’antico popolo italico dei Piceni che tra il VII e il IV secolo a.C. raggiunsero livelli di civilizzazione del tutto paragonabili ai coevi Etruschi, Liguri e Sanniti. Salvo che i Piceni distribuiti sulle coste adriatiche irradiano la loro area d’influenza sulle popolazioni transalpine con cui mantennero scambi a più livelli di natura culturale e di organizzazione sociale oltre che commerciale e religiosa.
Il volume che accompagna la mostra è una vera e propria summa delle conoscenze su queste popolazioni di cui i più recenti studi critici hanno revisionato molto profondamente le precedenti ipotesi sulle loro origini e lo sviluppo culturale.
Oltre al migliaio circa di reperti esposti nelle precedenti edizioni, la versione romana della mostra presenta per la prima volta scientificamente gli importantissimi ritrovamenti archeologici nelle necropoli di Numana e a Matelica che hanno riportato alla luce gli straordinari e ricchissimi corredi funebri degli eroi guerrieri piceni e delle loro donne ancor più sfarzosi dei coevi corredi etruschi. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriKOUROI MILANI
Ritorno ad Osimo a cura di Maurizio Landolfi e Giuliano de Marinis €8,50Si tratta di due pezzi di straordinaria scultura arcaica greca. Li conserva il Museo Archeologico di Firenze. Sono esposti in mostra a Osimo, nelle Marche, dove sono stati ritrovati. Nel catalogo della mostra ad essi dedicata – che qui si introduce – si fa un importante lavoro di approfondimento sulle misteriose vicende e sulle eventuali risposte da ricercare che accompagnano questo straordinario ritrovamento. Dopo il grande progetto “Piceni popolo d’Europa”, mostre e convegni finalizzati alla prima importante ricognizione della cultura picena nelle Marche, questa manifestazione aggiunge un altro tassello verso la conoscenza della realtà archeologica di questo territorio.
Il caso di Kouroi Milani resta comunque una seria eccezione: Osimo è stata la più significativa città romana delle Marche e quella che ne conserva ancora le vestigia più rilevanti. Di provenienza greca, sia a livello di insediamenti o di qualsivoglia altra traccia, ad esempio un tempio o una necropoli, che giustifichino la presenza di opere greche di questa levatura, non vi è segno.
Nel catalogo si cerca ancora la risposta a questo affascinante mistero.
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