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a cura di Marina Piranomonte
UN PARADISO RITROVATO
Scavi al Villino Fassi
a cura di Marina Piranomonte
2007
“UN PARADISO RITROVATO
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriARCHEOLOGIA VIOLATA di AA.VV. €15,50
Appuntamento ormai ‘rituale’ quello del Museo di Castel Sant’Angelo a Roma per ammirare questa sorta di ‘museo Italia’: si tratta delle opere recuperate dai trafugamenti grazie all’intervento del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
La mostra è, quest’anno, di particolare interesse e per omogeneità e per organicità delle problematiche che evidenzia. Il percorso, difatti, evidenzia da un lato, quali siano i siti maggiormente interessati al fenomeno dello scavo abusivo e, dall’altro, la tipologia degli oggetti maggiormente ambiti in ambito commerciale e collezionistico, ovviamente acquisiti illecitamente. Ecco pertanto le anfore campane ed i vasi apuli provenienti da tombe e santuari. Ed ancora i reperti di chiara provenienza etrusca, romana e siciliana, da sempre oggetto di trafugamento indiscriminato da parte dei cosiddetti ‘tombaroli’. Certamente questi oggetti prelevati con scavi clandestini, sono spesso distruttivi, rende irrimediabilmente ‘muti’ questi reperti.
Questo catalogo restituisce almeno il contesto di provenienza.Disponibile solo presso la Casa Editrice
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriORNAMENTI E LUSSO
La donna nella Basilicata antica di AA.VV. €10,50Nuovo appuntamento con il patrimonio archeologico della Basilicata al Museo Barraco di Roma, dopo, “Il sacro e l’Acqua” e “Il vino di Dioniso”, questa mostra è un’esplorazione delle ultime acquisizioni archeologiche della Lucania antica, altrimenti non decodificabile in assenza di documentazione scritta, in particolare gli ornamenti e gli oggetti di pregio della donna lucana antica perlopiù reperti di cultura materiale del luogo ma taluni anche importati dalla Grecia, dall’Oriente e dagli Etruschi.
Bracciali, collane, fibule, orecchini, paste vitree, avori testimoniano l’importanza della donna all’interno del gruppo familiare dell’antica Basilicata. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL LAZIO
REGIONE DI ROMA di AA.VV. €15,00Obiettivo di questo volume, che è anche il catalogo dell’omonima mostra nel Museo Archeologico di Palestrina, è quello di ridefinire l’identità di un territorio, l’antico Latium vetus, che è ben lungi dall’essere ascrivibile all’attuale configurazione regionale, artificiosa costruzione che si è andata costituendo dopo l’Unità d’Italia. Non solo: le decennali indagini archeologiche, che sono alla base di questa ricerca, consentono oggi di riattribuire a Roma, dal suo attuale ruolo centripeto di capitale d’Italia, capoluogo di regione e di provincia, la sua reale iniziale funzione nell’ambito di questo antico territorio.
La ricerca è stata orientata sulla sacralità degli antichissimi popoli italici che occupavano l’area geografica del Latium, ovvero quella zona prevalentemente abitata dai Latini che gli studiosi fanno coincidere con la pianura dolcemente ondulata situata nella bassa valle del Tevere, fra i Colli Albani ed il Subappennino dai monti Sabini ai Lepini. I reperti aggregati per ricostruire i vari aspetti della religiosità latina provengono da aeree consacrate anche dalla mitologia: Ardea, Turno e Mezenzio, Lavinium, Preneste, Cori e la stessa Tivoli.
Tra le divinità più importanti e ricorrenti nei vari centri sono l’Ercole Victor italico, Diana Nemorense e soprattutto l’antichissima Marica trasformata in Afrodite Pontia. Un altro aspetto di grande interesse è la presenza di tracce di culti di provenienza orientale e greca. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLACRIME D’AMBRA
ornamenti femminili della Basilicata antica di AA.VV. €10,50L’impulso alla conoscenza delle antiche popolazioni della Lucania, che la Soprintendenza Beni Archeologici della Basilicata ha impresso in questi ultimi anni mediante numerose iniziative, si espande geograficamente con questa mostra, di cui si presenta il catalogo, realizzata presso il Museo di Antichità di Torino. Sono qui riuniti pezzi provenienti da collezioni lucane e numerosi altri interessanti reperti del museo torinese.
Il tema della mostra è illustrato attraverso manufatti che, destinati ad esaltare il ruolo della donna nella società locale e realizzati con materiali preziosi, sono di elevatissimo gusto e alta qualità artigianale, siano essi prodotti dalle popolazioni indigene, oppure importati dal mondo greco o, anche, realizzati da artigiani etrusco-padani.
Di qui il titolo della mostra perché proprio i piccoli oggetti d’ambra intagliata (le mitiche “lacrime delle Eliadi” trasportate dal fiume Eridano, ossia il Po) presenti in grande quantità nelle tombe principesche della popolazione Enotria di Lucania, e qui ampiamente rappresentati, sono la testimonianza delle intense relazioni tra il mondo nord-europeo e quello mediterraneo, per il tramite delle rotte adriatiche. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriPICENI
Popolo d’Europa di AA.VV. €31,00Anche il grande pubblico, visitata questa mostra e consultato il catalogo, si potrà render conto che i Piceni, popolo italico dell’Adriatico fiorito tra il IX e il IV secolo a.C., fu attivo e culturalmente evoluto almeno quanto i vicini Etruschi padroni delle coste tirreniche.
Prima grande sintesi su tutta l’area di questa importante civiltà, la mostra e il catalogo sono una sorta di repertorio e delle testimonianze artistiche – in particolare la statuaria monumentale – e della grande vivacità commerciale e culturale di questo popolo che attraverso i valichi transalpini e l’attività marittima fu in stretto contatto con l’Europa centromeridionale e le coste baltiche, aree su cui ebbe forte influenza sia come modello di organizzazione sociale che artistico culturale.
In mostra saranno anche esposti preziosissimi manufatti di origine greca ed etrusca di cui i ricchi mercanti e guerrieri piceni amavano circondarsi e che entravano a far parte del loro corredo funerario.
Progettata per quattro sedi di cui la prima sarà Francoforte sul Meno in Germania e le successive lungo l’arco del Duemila nelle Marche, in Abruzzo e a fine anno a Roma, l’itinerario rispecchia la volontà degli organizzatori e dei curatori di evidenziare il respiro europeo che la cultura picena raggiunse nei secoli del suo apogeo.
Curatori del catalogo sono tra i massimi studiosi quali i proff. G. Colonna, L. Franche dell’Orto, L. Braccesi, A. Prosdocimi, i Soprintendenti delle Marche e dell’Abruzzo.
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