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a cura di Rosa Tamburrino
LA CATTEDRALE ADORNATA
Il restauro e le nuove opere d’arte
della Chiesa Madre di San Nicolò a Noto
a cura di Rosa Tamburrino
€20,00
Out of stock
2011
“LA CATTEDRALE ADORNATA
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLA FENICE
splendidezza di ornamenti e dorature a cura di Elisabetta Fabbri €40,00La Mostra, presentata alla Fiera del Restauro di Ferrara, documenta e celebra la ricostruzione del Teatro La Fenice di Venezia, distrutto in un incendio nel febbraio del 1996, lasciando sgomenta l’opinione pubblica italiana e internazionale.
Dopo sette anni dal tragico episodio La Fenice è risorta dalle sue ceneri, come l’uccello mitologico di cui porta il nome, e, come stabilì il Consiglio Comunale subito dopo l’incidente, si decise di restaurare il Teatro ‘come era e dove era’. Sorto nel XVIII secolo, l’edificio venne costruito in maniera ‘nostrana’ cioè apportando al modello del teatro francese la variante delle logge separate, più consona ai costumi e ai codici di comportamento dell’epoca che consentivano di vivere ogni palco in una dimensione privata.
Il catalogo, curato dall’architetto Elisabetta Fabbri, ripropone tutte le fasi della difficilissima impresa di restituire all’originario splendore un capolavoro dell’architettura e un simbolo della città lagunare, riappropriandosi delle tecniche costruttive e decorative ottocentesche. Grande rilievo è stato quindi conferito all’attività degli artigiani, intagliatori, stuccatori, doratori, scultori, pittori, scenografi, che hanno saputo tornare indietro nel tempo, recuperando totalmente quella ‘splendidezza di ornamenti e dorature’ – come citavano le cronache del Ottocento – che sembravano destinate a scomparire.
Un viaggio tra passato e presente dunque, illustrato da un ampio apparato di immagini e da una selezione critica che, rispetto alla Mostra, racconta la vicenda della più recente ricostruzione artistica del nostro paese che ha appassionato l’intera comunità intellettuale come pure la gente comune. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriGIOTTO COM’ERA
Il colore perduto delle Storie di San Francesco
nella Basilica superiore di Assisi a cura di AA.VV. €35,00I restauri e le verifiche effettuate nella Basilica di San Francesco ad Assisi a seguito del terremoto del 1997 hanno costituito l’occasione per lo studio delle tecniche esecutive e delle alterazioni cromatiche delle superfici pittoriche.
A dieci anni dal tragico evento sono presentati i risultati delle indagini effettuate in stretta collaborazione tra l’Istituto Centrale per il Restauro e l’ENEA sulle Storie di san Francesco nella navata della Basilica Superiore. In questo modo è stato possibile individuare residui minimi dell’originaria coloritura a secco e di decorazioni con foglie metalliche, altrimenti non apprezzabili.
Il riconoscimento e la stima di quanto purtroppo non sopravvissuto delle cromie originali di questo ciclo pittorico ha suggerito delle ipotesi ricostruttive, per la prima volta presentate e discusse in questa pubblicazione. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriVILLA PONIATOWSKI
CIOCCHI DEL MONTE, CESI, SINIBALDI a cura di Francesco Scoppola €48,00Il restauro di Villa Poniatowski rappresenta uno dei più rilevanti esempi di recupero di un complesso architettonico. L’importanza e l’interesse dell’intervento risiedono non solo nell’aver raggiunto il risultato di ampliare e riorganizzare il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ma anche nell’esercizio di un metodo di lavoro basato sulla ricerca storica minuziosa e sull’attenta analisi delle strutture e delle opere d’arte annesse.
Si tratta dunque di un arricchimento non solo per l’archeologia ma anche per il patrimonio architettonico e storico-artistico. La nuova sede della Villa Poniatowski è la naturale estensione del museo nato entro Villa Giulia, in quanto fin dall’epoca di Giulio III, in pieno Rinascimento, il fabbricato allora destinato agli ospiti e ai parenti del Papa e variamente denominato, anche come ‘casa di Baldovino’, costituiva una articolazione del complesso di Villa Giulia.
Questo splendido edificio cinquecentesco, voluto da Papa Giulio III Ciocchi del Monte, nel corso dei secoli ha subito variazioni di confini e di proprietari.
La Villa venne acquistata dopo il 1570 dal cardinale Pier Donato Cesi per poi essere ceduta nel 1702 ai Sinibaldi che, avendola trasformata in forme barocche, a loro volta nel 1798 la vendettero ai Candelori.
Nel 1800 la proprietà passò dai Candelori a colui il quale la caratterizzò maggiormente, il Principe polacco Stanislao Poniatowski, a cui si deve l’attuale nome.
Poniatowski la fece ulteriormente trasformare dal Valadier, per poi a sua volta cederla nel 1826 all’inglese Richard Sykes.
Dopo il 1826 la Villa cambiò più volte di proprietà, fino a quando nel 1871 entrò in possesso della famiglia Riganti.
Questi ultimi ne proseguirono lo smembramento fino a che, nel 1988, la Villa passò allo Stato insieme alla Conceria, ma priva del terreno adiacente, venduto negli anni precedenti allo scopo di ampliare e migliorare le attrezzature del Museo Nazionale Etrusco, nella contigua Villa Giulia. -
Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriLA FENICE
splendidezza di ornamenti e dorature a cura di Elisabetta Fabbri €40,00This catalogue, curated by Elisabetta Fabbri, documents the restoration of the Teatro La Fenice in Venice, destroyed by a great fire in February 1996. Eight years after, La Fenice has resurrected as the mythological bird, whose name it bears itself, by the work of many craftsmen which have been interviewed by the book’s authors.
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Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideriIL CAPPELLONE DI SAN CATALDO di Mimma Pasculli Ferrara €20,00
La prima monografia dedicata alla Cattedrale di Taranto. Rivestito in marmi policromi dal pavimento alle pareti fino al tamburo della Cupola affrescata, il Cappellone di San Cataldo costituisce un capolavoro assoluto del Barocco e si distingue per la raffinata e singolare combinazione di marmi decorativi, sculture e pitture tale da definirlo come unicum del suo genere. È sicuramente il capolavoro del più grande scultore della Napoli settecentesca, Giuseppe Sanmartino. La pubblicazione descrive puntualmente tutti i capolavori artistici presenti e fa il punto sull’importante ciclo di restauri curati dall’Architetto Augusto Ressa (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto) al quale è stato sottoposto riportandolo alla sua originaria bellezza.
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